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SERIE A

Scontro totale tra Serie A e FIGC: c’è la volontà di sfiduciare Gravina

Il tema delle riforme sportive ha riacceso quel clima di conflitto che caratterizza da sempre la presidenza Gravina 

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Gravina

Il tema delle riforme sportive, con la richiesta della Serie A di avere maggiore autonomia dalla FIGC e maggior peso politico in Consiglio Federale, ha riacceso quel clima di conflitto che aveva caratterizzato da sempre la presidenza federale di Gabriele Gravina dalla sua elezione.

Secondo Il Corriere dello Sport, la Lega Serie A sembra avere un obiettivo non esplicito ma evidente: destabilizzare chi detiene il potere, in questo caso Gravina, che però conta sul sostegno di Lega Pro, dilettanti, calciatori, allenatori e arbitri. Durante i consigli federali, le proposte vengono generalmente approvate con una larghissima maggioranza, nonostante il voto contrario della Serie A, che rappresenta oltre l’80% del peso elettorale.

La Serie A desidera maggiore autonomia e voce in capitolo nelle decisioni, con il presidente Lorenzo Casini che ha incaricato un gruppo di legali per studiare il “modello Premier” e ottenere così maggiori autonomie.

Casini di recente ha criticato l’attuale sistema, sottolineando l’accentramento eccessivo di poteri nelle mani del presidente federale. Nell’ultimo consiglio federale, ci sono state tensioni e conflitti legali al passato, come quando la Serie A ha fatto causa alla FIGC riguardo all’indice di liquidità o quando alcune squadre hanno cercato di convincere Gravina ad adottare un formato a 18 squadre. Fronte che vedeva attive InterJuventusMilan e Roma. Anche la giustizia sportiva è stata influenzata da queste lotte interne, con sovrapposizioni tra le competenze del giudice di A e della procura federale.

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