Koopmeiners, crisi nera: meno recuperi e pochi tiri, i numeri del crollo

Teun Koopmeiners fatica a ritrovarsi nella Juventus di Thiago Motta. L’olandese, arrivato in estate dall’Atalanta con grandi aspettative, sta vivendo un evidente calo di rendimento rispetto ai suoi anni a Bergamo. I numeri raccontano una realtà chiara: meno palloni recuperati, meno tiri efficaci e una scarsa propensione al rischio. Ma cosa c’è dietro questa involuzione?

Dati alla mano: Koopmeiners si è spento

Due statistiche chiave evidenziano il problema:

Percentuale di reti sulle conclusioni totali tentate:

• Atalanta: 22%

• Juventus: 3%

Media per partita di palloni recuperati in fase di non possesso:

• Atalanta: 4,7%

• Juventus: 2,3%

L’ex Atalanta non solo segna molto meno, ma ha anche perso incisività nel recupero del pallone, aspetto che lo aveva reso un centrocampista completo e imprescindibile per Gasperini.

Il blocco psicologico e tattico

Koopmeiners appare meno sicuro nelle scelte: nella Juventus gioca con più prudenza, evitando spesso la giocata rischiosa. Il suo contributo offensivo si è drasticamente ridotto, sia per una posizione in campo più vincolata, sia per una minore libertà nel cercare la conclusione. In bianconero non sta trovando la stessa fluidità e aggressività che aveva in nerazzurro, probabilmente anche a causa di un periodo di adattamento a un nuovo sistema di gioco.

Quale soluzione?

Thiago Motta dovrà trovare il modo di sbloccare il suo centrocampista, restituendogli fiducia e libertà di manovra. Koopmeiners ha dimostrato di essere un giocatore determinante in Serie A, ma per rivedere il vero olandese servirà ritrovare quella spregiudicatezza che lo aveva reso uno dei migliori centrocampisti del campionato.