Luciano Moggi sulla Juve, l’Inter, il calciomercato e il 2006

Alcuni indizi social sui profili Facebook e Twitter di Luciano Moggi lasciano intendere (neanche troppo velatamente) che potrebbe accadere una vera e propria svolta per quanto riguarda Calciopoli.

Prima di analizzare questo argomento, però, ci soffermiamo sull’intervista rilasciata quest’oggi per tuttomercatoweb.com in cui l’ex Direttore Generale della Juventus si esprime sui temi d’attualità in casa bianconera.

Nell’intervista si parla di Fagioli, del Derby d’Italia, sul campionato bianconero, sulla Champions League, sull’Europa League e su un possibile ritorno di Antonio Conte sulla panchina della Vecchia Signora.

Il 9 luglio 2006 si riunirono a #Berlino i 22 giocatori più forti del mondo. 10 di essi giocavano nella #Juventus, più l'allenatore, ex bianconero. Nel giorno del #DerbydItalia. Calciopoli, per non dimenticare.

— Romeo Talarico (@coachXplayer) November 6, 2022

Luciano Moggi sul PSG e sull’Europa League

Così si esprime sulla sconfitta dei bianconeri in casa contro il PSG nell’ultima gara della fase a gironi di Champions League, che ha determinato la retrocessione in Europa League di Madama:

“Il PSG aveva uno spettatore non pagante in campo, ossia Messi. La Juve non aveva nulla da perdere, ha giocato anche bene attaccando l’avversario che è venuto a Torino a fare una passeggiata di salute”.

“La Juventus un certo miglioramento lo ha mostrato, ma la partita contro il PSG non contava granché. Comunque una eventuale vittoria dell’Europa League può riportare in auge la Juve”.

Luciano Moggi sull’inter e il campionato bianconero

Luciano Moggi racconta un piccolo aneddoto per il quale ricorda il Derby d’Italia, poi esprime il suo parere sulle difficoltà della Juventus, mettendo in chiaro come le assenze dei giocatori più forti siano decisive.

“Me ne ricordo per un fatto spiritoso: andando al campo mi chiedevano tutti il risultato è dicevo che avremmo vinto 3-0. Effettivamente vincemmo. Dissi a tutti che l’avevo sognato, in realtà feci una battuta. L’Inter comunque è in ottima forma, la Juve deve dare di più. Nessuna delle due parte perdente”.

“L’Inter è in forma, anche perdendo contro il Bayern ha dimostrato una certa consistenza. Sarà una partita combattuta, l’Inter però certamente non porterà a casa la partita senza problemi”.

Sulla Juventus: “Sono mancati elementi importanti. Se a Pogba e Chiesa aggiungiamo Di Maria si può già parlare di una Juve in grado di lottare per il quarto posto. Questi calciatori incoraggiano i giovani”.

Su Fagioli

“S’è fatto notare un giovane su tutti: Fagioli. Alla Cremonese aveva già dimostrato di essere buono. Contro il PSG ha fatto una buona prestazione. Nonostante l’età sa come si deve amministrare il pallone”.

Su Conte

“DEl ritorno di conte Ne parla la stampa, e neppure tanto sottovoce. Bisognerà vedere come finirà il campionato, non è detto che la Juve non arrivi quarta. I grandi ritorni degli infortunati mettono la Juve al riparo da qualche problema. Aspettiamo. Poi nel calcio può succedere di tutto”.

Luciano Moggi sul possibile ritorno di Conte

Luciano Moggi e gli indizi social, Calciopoli: si prevede il clamoroso ribaltone?

I profili social di Luciano Moggi pullulano negli ultimi tempi riguardo una possibile svolta decisiva che dovrebbe avvenire nel periodo natalizio.

Lo ha scritto a chiare lettere lo stesso Moggi, in post social che non lasciano nulla all’interpretazione. Una serie di post come questo, ognuno di essi recita la stessa frase: “c’era una svolta”.

Post al contempo criptici ed espliciti. Criptici perché non viene svelato nel concreto cosa di preciso debba accadere e in che modalità, espliciti perché parlano a chiare lettere di una svolta decisiva riguardo il processo-farsa che ha danneggiato la Juventus e distrutto la vita di parecchie persone, ingiustamente.

Staremo a vedere. Ciò che è certo è che nessuna somma di denaro (ipotizzando un eventuale risarcimento) potrà mai cancellare dal cuore della Signora e di tutti i tifosi juventini il male, la sofferenza, gli anni di denigrazione, la discriminazione, e tutto ciò che il 2006 ha portato con sé riuscendo quasi a distruggere la nostra Juventus.