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Il grande inganno di Calciopoli: per non dimenticare

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Nel giorno del Derby d’Italia ripercorriamo una pagina amara e dolorosa in maniera lancinante della storia della Juventus: Calciopoli. Negli ultimi giorni il tema è tornato in auge, con una nuova docuserie in procinto di essere pubblicata.

Calciopoli è stato un grande sporco imbroglio. Un “vestito” cucito addosso a Moggi e Giraudo. Un intrigo che aveva uno scopo ben preciso: mettere all’angolo i migliori dirigenti del calcio italiano. E, come logica conseguenza, polverizzare una Juventus “colpevole” di vincere troppo.

I campioni assoluti del calcio mondiale sceglievano la Juventus in momenti di picco della loro carriera. La Juventus aveva raggiunto un livello tale da riuscire a vincere 4 campionati su 5 dal 2002 al 2006, nel torneo più competitivo al mondo. Semplicemente troppo forte. Doveva essere spazzata via.

Emerson Vieira Thuram Calciopoli
Emerson, Vieira, Thuram

Così la Vecchia Signora è stata trafitta vigliaccamente alle spalle. Seviziata e profanata, nell’indifferenza di molti tifosi bianconeri. Chissà, magari sono gli stessi che oggi contestano Allegri e Agnelli, risparmiando John Elkann.

«Un trattato sulle violazioni del codice di procedura penale»

L’avvocato Maurilio Prioreschi su Calciopoli

Luciano Moggi ha quasi perso la vita per calciopoli, altri invece l’hanno persa davvero

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Qualche anno fa Luciano Moggi ha rivelato che nei primi giorni seguenti allo scoppio dello scandalo Calciopoli, ha seriamente pensato al suicidio. “Volevo impiccarmi“, disse. Vittima di una vera e propria esecuzione pubblica perpetua, nell’estate del 2006 non si parlava d’altro che di Luciano Moggi (e di non in maniera propriamente positiva, per usare un eufemismo).

Per dare un’idea (ai più giovani) della magnitudo e della risonanza mediatica del “fatto”, Luciano Moggi è entrato a tutti gli effetti nella cultura popolare italiana come sinonimo del criminale medio, dello stereotipo di mafioso.

Prime pagine di giornali, servizi televisivi, programmi interi, Luciano Moggi è addirittura finito all’interno di canzoni famose nel periodo. Questo è quello che le persone che detengono il potere sono in grado di fare quando ti scelgono come capro espiatorio da sacrificare per i loro sporchi interessi. Al suo posto potrebbe finirci ognuno di noi. Quella di Calciopoli è stata una gogna pubblica difficile da descrivere per quanto imponente, che avrebbe portato all’insano gesto chiunque.

Chiunque, ma non Luciano Moggi. L’ex Direttore generale della Juventus non è un uomo qualunque. Non solo dotato di una forza mentale e psicologica rara, ma anche dotato di mezzi economici e di conoscenze che gli hanno permesso di difendersi egregiamente in tribunale.

Sono pochi a detenere questi mezzi economici e psicologici. Cosa succede quindi ad una persona normale che non è in grado di difendersi nelle sedi opportune?

Purtroppo Luciano Moggi è stato solo la punta di un gigantesco e sporchissimo iceberg, che ha visto moltissime famiglie perdere la loro fonte di reddito, che ha visto uomini togliersi la vita perché non potevano più portare da mangiare ai loro figli.

Questo è solo un piccolo stralcio di tutto ciò che hanno causato gli Elkann, Tronchetti Provera, Massimo Moratti. Un male senza fine. Il tutto per i loro sporchi interessi. Togliere di mezzo per sempre le persone “scomode” dal proprio giocattolino per quanto riguarda John Elkann, riuscire a vincere qualcosa togliendo di mezzo la concorrenza dopo una immensità di miliardi spesi (invano) per quanto riguarda Moratti e Tronchetti Provera.

Calciopoli, il grande inganno

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“Un trattato sulle violazioni del codice di procedura penale”. Così Maurilio Prioreschi – uno degli avvocati di Moggi – ha descritto Calciopoli.

Questa frase da sola contiene un’innumerevole quantità di avvenimenti al limite del reale. Questi avvenimenti ci fanno comprendere come anche la legge può essere modellata a proprio piacimento. Se si possiede abbastanza denaro, ovviamente.

Una squadra, l’Inter, che vince il campionato arrivando terza. Che nonostante ne sia stato provato il pieno e sporco coinvolgimento, ha ricevuto in cambio trofei anziché sanzioni.

Moratti a Facchetti: «Giacinto, possibile che non trovi un arbitro disposto a darci una mano?»

Confessione grave di Moratti che istigava Facchetti a cercare l’aiuto degli arbitri

Vogliamo parlare della famosa cupola? Si tratta del presunto lobbing commesso da Moggi con alcuni arbitri per favorire la Juventus. Ma come poteva questa cupola funzionare se tutti gli arbitri sono stati assolti perché il fatto non sussiste?

Ma le anomalie non finiscono qui. Un processo sportivo perverso, che dura soli 3 giorni (3 giorni, avete letto bene) in cui si è decisa vita e morte della Juventus e degli accusati.

Un avvocato che decide di non difendere il proprio assistito, cosa letteralmente mai successa nella storia. Anche gli ufficiali nazisti nel processo di Norimberga erano provvisti di avvocati che li difendevano.

Per la Juventus no. Montezemolo ed Elkann diedero un suggerimento perverso all’avvocato, quello di ritirare il ricorso al TAR contro la retrocessione e patteggiare per mandare la Juve in B, dichiarando la colpevolezza.

Per questo gesto, l’avvocato della Juventus ricevette pubblicamente i complimenti da niente popò di meno che il Presidente della FIFA Blatter in persona. Una persona immacolata dalla quale ricevere complimenti, vero?

calciopoli

Anomalie giudiziarie che stupirebbero chiunque, tant’è che hanno stupito addirittura alcuni giudici. Il Dr. Lepore, ex Procuratore Capo di Napoli ai tempi del Processo Calciopoli, dichiarò a dicembre 2021, purtroppo quando ormai era in pensione: «Io non ho mai parlato di “cupola”, perché la Juve non era l’unica indagata. Moggi ha ragione nel sostenere che andava pro- cessato l’intero sistema calcistico. Purtroppo, dovemmo fermarci per il clamore suscitato dallo scandalo. Se fossimo andati avanti, sarebbe emerso che tutte le grandi squadre erano coin- volte, compresa l’Inter».

Dalle intercettazioni risulta infatti che sia Moratti sia Facchetti abbiano chiesto ad un arbitro (Bertini) di far vincere l’Inter in semifinale di Coppa Italia col Cagliari.

E, come risulta agli atti, che l’Inter sia andata a trafugare alla motorizzazione di Latina i documenti per fare una patente falsa a Recoba con la quale poterlo tesserare da extracomunitario a comunitario. La società fu multata dalla Figc mentre il dirigente nerazzurro (Oriali) fu sanzionato dalla Giustizia Ordinaria con un anno di reclusione: adesso quest’ultimo fa addirittura parte della Nazionale.

Eppure Moggi è stato radiato per una battuta fatta sull’arbitro Paparesta, dicendo al telefono con una donna che “andava rinchiuso negli spogliatoi”. I conti non tornano.

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Se ami la Juventus non dimenticare

Riportare in un solo articolo tutti gli avvenimenti riguardanti calciopoli sarebbe un lavoro troppo lungo e complesso. Questo articolo serve solo, nel giorno del Derby d’Italia, a non dimenticare la perversità e la malvagità che hanno quasi distrutto la nostra amata Signora, privandola di onore, privandola di rispetto, privandola di ciò che è suo per diritto. Questo articolo serve a ricordare chi siamo noi e chi sono loro.

Proprio per analizzare più a fondo (e per non dimenticare) la farsa subita dalla Juventus, mi permetto di consigliarvi un film fatto da Vostok Film, che si chiama Nel Paese di Giralaruota – il grande inganno di Calciopoli, che fa un lavoro egregio nell’informare i tifosi bianconeri in maniera corretta, smontando tassello per tassello l’intero impianto accusatorio.

La verità è che amici e nemici hanno tramato e agito per distruggere la Juventus della Triade. Alla cospirazione hanno partecipato organi di stampa vicini al mondo FIAT. La cospirazione porta il nome di Calciopoli.

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Collaborazioni: Juventus Planet.
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