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Juve-Pogba, risoluzione? Un risparmio da 33 milioni di euro

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Ora che è arrivata la squalifica, che ne sarà del matrimonio tra Pogba e la Juventus? È la domanda che si pone tutto il mondo bianconero, e che spiega il Corriere dello Sport dopo la sentenza del Tribunale nazionale antidoping ,e la risposta più immediata è che all’orizzonte c’è il divorzio.

Servirà comunque attendere il pronunciamento del Tas per mettere la parola fine alla vicenda giudiziaria e scoprirne gli effetti. Alcune conseguenze economiche si possono, in ogni caso, prevedere. Pogba ha firmato nell’estate 2022 un contratto fino al 2026 a 8 milioni più 2 di bonus a stagione, diventando il più pagato della rosa bianconera. La vicenda della positività al doping e la conseguente sospensione hanno permesso al club di sospendere la retribuzione prevista e di portarla ai minimi federali, ovvero al minimo lordo annuo di 42.477 euro.

Paul, insomma, guadagna attualmente circa 2 mila euro al mese. C’è di più: visto che la squalifica è superiore ai sei mesi, la Juventus può pensare alla risoluzione del contratto. Per la eventuale richiesta si aspetterà la conclusione di tutto l’iter in corso; c’è infatti pure il tema del Decreto Crescita da considerare: se il contratto venisse risolto prima di giugno, verrebbero meno alcuni benefici fiscali ottenuti con il suo arrivo dall’estero.

Scegliendo questa strada, il club bianconero otterrebbe un risparmio ingente in bilancio, evitando di corrispondere le somme dovute per i prossimi anni di contratto. Considerando un costo aziendale di circa 12 milioni all’anno, si stimano minori costi per il club per circa 33 milioni.

Collaborazioni: Juventus Planet.
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