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PRIMA SQUADRA

Tudor: “Contro il Milan serve il cuore. Manca la vittoria, ma la squadra è viva. Su Thuram e Bremer…”

Tudor alla vigilia di Juve-Milan: «Ci manca la vittoria, ma la squadra cresce. Voglio una gara con cuore e attenzione ai dettagli».

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Dopo quattro pareggi consecutivi tra Serie A e Champions League, la Juventus di Igor Tudor è pronta a ripartire. I bianconeri ospitano all’Allianz Stadium il Milan capolista di Massimiliano Allegri, grande ex della sfida, in un match che promette intensità e significato.

Alla vigilia, sabato 4 ottobre, Tudor si è presentato davanti ai media per analizzare il momento della squadra e presentare la gara.

Juve-Milan: «Grande avversario, ma giochiamo in casa nostra»

«Non so che gara sarà, non ho la sfera di cristallo», ha esordito Tudor. «Il Milan è di primissimo livello, con un grande allenatore e giocatori forti. Stanno attraversando un buon momento, ma giochiamo in casa nostra e dobbiamo fare una grande gara».

Il tecnico bianconero sa che servirà una prova di spessore per interrompere la serie di pareggi: «Manca la vittoria. La squadra ha fatto due grandi partite con Villarreal e Atalanta, meritavamo di più. Ma siamo alla Juve, e il pareggio non basta».

«Identità chiara, equilibrio costante»

Tudor respinge le critiche sull’identità della squadra: «Più chiara identità di questa non c’è, giochiamo da sei mesi allo stesso modo. Il Milan ha la sua, ma anche noi».

Sul tema dell’equilibrio, ha aggiunto: «C’è dal primo giorno. Cerchiamo di essere propositivi ma solidi. È vero, a volte non riusciamo a farlo per 90 minuti, ma la squadra dà tutto, sa cosa vuole fare con e senza palla».

«Manca peso specifico nei momenti chiave»

Sui gol subiti e le difficoltà nei momenti decisivi: «Non è una questione di uomo o zona. È mancato un certo peso specifico, quella personalità nel prendersi la responsabilità nei momenti cruciali. Ma fa parte del percorso, si cresce anche così».

Il tecnico croato insiste sull’importanza della mentalità: «Mi interessa tutto: la tecnica, i dettagli, i calci piazzati, la riaggressione. Voglio che la squadra faccia tutto con il cuore».

«Squadra viva, nessuna crisi»

Tudor non vuole sentir parlare di crisi: «A me queste analisi interessano zero. Nelle ultime due partite ho visto una squadra molto bene. I risultati dipendono da tanti fattori, ma l’impegno non è mai mancato».

Sulla scarsa concretezza sotto porta: «Produrre tanto e concretizzare poco può anche essere positivo, significa che creiamo. Voglio che tutti partecipino a ogni fase, dai quinti agli attaccanti. Ma non voglio subire quei due gol che abbiamo preso».

Infine, un aggiornamento sugli infortunati: «Bremer e Thuram? Vediamo oggi, c’è l’ultima rifinitura».

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