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Fiorentina– Juventus: interpretazioni tattiche e struttura della gara del Franchi | Antonio Marino Match Analysis

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Fiorentina- Juventus: l'analisi pre partita di Antonio Marino

Un contesto competitivo ad alta intensità

La gara di Firenze, per contesto ambientale e intensità emotiva, rappresenta sempre una sfida complessa da affrontare. Nonostante gli appena cinque punti raccolti in undici giornate di Serie A e l’attuale ultimo posto in classifica, la Fiorentina conserva qualità significative sia in fase di possesso sia in fase di non possesso. Inoltre, con un allenatore preparato come Vanoli, è prevedibile che la squadra possa ritrovare presto equilibrio e continuità di rendimento.

La necessità di un approccio immediato e disciplinato

Da parte nostra sarà fondamentale approcciare la partita con la massima attenzione, consapevoli che la Fiorentina potrebbe interpretare l’avvio di gara con aggressività e ritmo elevato. Sarà quindi essenziale entrare immediatamente in partita, mantenere correttamente le posizioni tra i reparti e gestire con lucidità le prime fasi del match, evitando di concedere spazi utili alla loro pressione iniziale.

Analisi della struttura difensiva viola

Ci troveremo di fronte una Fiorentina schierata con un 3-5-1-1, assetto che in fase di non possesso si trasforma in una linea a cinque grazie all’abbassamento degli esterni Fortini e Dodô. Entrambi, se attaccati in uno contro uno, tendono a concedere spazio alle proprie spalle: un dettaglio che dovremo sfruttare con decisione nelle nostre uscite offensive.

Spazi da attaccare tra i centrali

Inoltre, il trio difensivo composto da Pongračić, Marí e Ranieri mostra spesso disattenzioni nella gestione delle distanze interne, lasciando varchi centrali e mezzalune attaccabili. Sarà quindi fondamentale inserirci con precisione sia con i movimenti delle nostre punte, sia attraverso le incursioni senza palla di McKennie e Thuram, cercando di colpire proprio quei corridoi difensivi che la Fiorentina fatica a proteggere con continuità.

Controllo degli spazi e marcature preventive

In fase di non possesso sarà determinante limitare il raggio d’azione di Gudmundsson nel nostro ultimo terzo di campo. L’islandese rappresenta il vero regista offensivo della Fiorentina, gestendo positivamente l’81% dei possessi nella metà campo avversaria e partecipando al 40% delle situazioni potenzialmente pericolose create dalla squadra viola. Ridurne le linee di ricezione e impedirgli libertà tra le linee dovrà essere una priorità.

Focus sui duelli individuali

Parallelamente, per contenere Kean servirà una marcatura rigorosa da parte di Gatti, con particolare attenzione ai suoi movimenti a venire incontro e agli attacchi profondi. Sul lato destro, invece, Kalulu — supportato dai ripiegamenti di McKennie e Cambiaso — dovrà essere efficace nel controllo delle avanzate di Sohm, uno dei principali motori dinamici della Fiorentina in proiezione offensiva.

Gestione del lato sinistro in fase difensiva

Sul nostro lato sinistro, in fase di non possesso, sarà fondamentale limitare l’impatto di Dodô. Con Kostić dovremo impedirgli di arrivare al fondo in conduzione, impedendo situazioni di cross puliti e rallentando la sua progressione. Inoltre, la pressione intensa da dietro di Koopmeiners sarà decisiva per ridurre le sue linee di avanzamento e limitarne la capacità di alimentare la manovra offensiva viola.

Sfruttare gli spazi interni in fase di possesso

In fase di possesso, Kostić dovrà garantire ampiezza continua per allargare la linea difensiva viola e creare corridoi utili all’interno del campo. Questo movimento permetterà a Yıldız di ricevere tra le linee con maggiore libertà, aumentando la qualità delle nostre scelte nell’ultimo tratto di campo. Operare in queste condizioni potrà favorire combinazioni veloci, inserimenti efficaci e situazioni di superiorità tecnica che possono risultare determinanti nella zona di rifinitura.

Gestione della prima costruzione e sviluppo verticale

Per imporci al Franchi sarà fondamentale muovere rapidamente il pallone già nella prima costruzione. Locatelli dovrà avviare la manovra in verticale senza subire eccessiva pressione dai centrocampisti viola. Nel caso in cui Locatelli venga marcato a uomo, il compito di dettare i tempi e guidare la circolazione passerà a Koopmeiners, che grazie alle sue doti tecniche potrà favorire uno sviluppo rapido e preciso. In questo modo si potranno creare linee di passaggio efficaci tra i reparti avversari, supportando la nostra progressione verso la porta.

 

Contenuto originale – Antonio Marino Match Analysis

Football Analysis Professional – Tactical and Performance Expertise

 

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