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SERIE A

Calvarese: “Gli arbitri in Italia non sono tutti scarsi, ma alcuni errori sono grossolani. Var…”

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L’ex arbitro di Serie A, Gianpaolo Calvarese, ha commentato per Tuttosport le dichiarazioni di Gianluca Rocchi, in merito alle polemiche emerse dopo Inter-Verona, con l’episodio Bastoni-Duda.

Quando facevo l’arbitro ho sempre nutrito il desiderio di dire la mia, di esprimermi, di parlare. Ho sempre sofferto che la nostra categoria fosse l’unica a non poter reagire a certe provocazioni. Solo oggi, dopo anni, ho capito che non tutti gli arbitri sono pronti a rispondere nel dopo-gara. Mi spiego meglio. Io credo che Gianluca Rocchi esprima dei concetti comunque legittimi, ma non ci dobbiamo dimenticare che l’arbitro è un giudice terzo, e pertanto non deve assolutamente permeare certi ambiti. Alcuni esempi: “se sbagliamo una cosa un minuto prima, un minuto dopo ti concediamo un rigore che sbagli tu, non io”, inoltre il “rigore lo sbaglian loro, non l’ho sbagliato io, non l’hanno sbagliato Fabbri, ne tantomeno Nasca”; ancora “non so se avete visto il derby, io si, ditemi se quello è uno spettacolo decente”, Queste considerazioni sono di natura personale che trascendono il giudizio di terzietà. Un arbitro non è un calciatore o un dirigente che spesso si lascia andare a giudizi umorali e per questo vengono, talvolta, sanzionati.

Mi schiero dalla parte del responsabile CAN quando dice che quelli commessi dagli arbitri sono “semplici errori”. Giusto quindi contestare la dietrologia, il sospetto di chi insinua che dietro al cambio di designazione di Inter-Verona ci fosse qualcosa di poco limpido. Un altro motivo di disappunto da ex collega, è sentir dire che gli arbitri sono scarsi: come in tutte le squadre, quello che va bene e va male va condiviso con il vertice della piramide. Io che conosco molto bene Rocchi, che da arbitro è stato fortissimo, capace di prendere decisioni giuste “usando la propria pancia”, avendo potuto contare anche su Collina, Rosetti e Rizzoli come maestri, penso che un buon condottiero deve essere oltre che un grande motivatore, un sopraffino insegnante di tecnica. La domanda è: oggi gli arbitri in Italia sono diventati tutti scarsi? Ovvio che no, ma devono migliorare a livello tecnico. Ed è qui che il responsabile della CAN e la sua Commisione devono dare una linea uniforme legata spesso a dettagli non trascurabili. E se posso, con molta umiltà, avanzare una critica a questa gestione, è che si sta lavorando tanto sul target delle proteste (ed è giusto) ma bisognerebbe concentrarsi di più sulla tecnica, requisito che sembra mancare in molti dei suoi arbitri, che non possono essere diventati scarsi come per magia. Se consideriamo gli errori, si percepisce che alcuni sono davvero grossolani. Non parliamo di casi-limite come Pulisic in Genoa-Milan, ma di circostanze nelle quali è mancato davvero un approccio tecnico all’episodio. A Coverciano, ieri, abbiamo sentito gli audio di Nasca sul- la carica irregolare di Bastoni a Duda: il VAR non dice nulla su quello che è successo prima del fallo, il corpo a corpo tra i due in area di rigore. Manca quindi una lettura tecnica, focalizzata sui dettagli. Gli arbitri che sono arrivati in Serie A sono forse i migliori d’Europa ma hanno bisogno di migliorare lavorando sugli episodi passati per cercare di essere più uniformi.

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