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Marchizza: “Soulé un campione. Su Barrenechea e Turati…”

Riccardo Marchizza, terzino del Frosinone, ha parlato a Radio Serie A: le sue parole su i giovani in prestito dalla Juventus

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Soule Barrenechea

Il terzino del Frosinone Riccardo Marchizza è stato intervistato da Radio Serie A, dove ha parlato del tecnico Di Francesco ma anche di Matias Soulè, esprimento delle vere e proprie parole di elogio.


Sul Frosinone e Di Francesco:
“La vicinanza a casa è un bene, ho fatto anni in cui i miei genitori vedevano i miei figli una volta ogni tre mesi, nel quotidiano questo è un vantaggio. Frosinone è una società che non mi ha fatto mancare mai nulla, mi ha dato carta bianca dopo l’infortunio, mi ha dato la possibilità di far vedere le immagini a uno dei migliori chirurghi che curano queste operazioni, è stata una società top da questo punto di vista. Giocare vicino a casa fa tanto, mi fa strano sentire il dialetto dei tifosi simile al mio. Ruolo? Mi vedo in una difesa a 4 come terzino, all’occorrenza anche centrale. Nell’attuale modulo il ruolo che mi rispecchia è il braccetto di sinistra. Ho fatto anche il quinto e non ho problemi a farlo. Credo che anche il mister mi veda come terzo dietro, mi è capitato poco di farlo, ma è un ruolo che mi piace. Mi piace vedere l’Inter con Bastoni, un terzo moderno che diventa un regista arretrato. Di Francesco? È un allenatore di cui posso solo che parlare bene, ho fatto un inizio di stagione dove mi ha portato a un livello mai raggiunto. Mi ha messo in condizione di esprimere le mie migliori caratteristiche, lasciando spazio alla mia interpretazione del ruolo senza dirmi nulla. Sicuramente è un privilegio per noi avere come allenatore un allenatore che ha toccato livelli alti, non è da tutti. Io ho giocato col figlio ad Empoli, era il mio compagno di stanza, gli dicevo tante volte che sarei stato allenato prima o poi da suo padre e infatti è stato così. Prossime partite? Abbiamo tre partite importanti, dobbiamo ragionare partita per partita cercando di fare più punti possibili” 
 
Su Soulè e i giovani del Frosinone:
“Il primo giorno che Soulè è arrivato lo conoscevo come giocatore, ma non benissimo, sapevo che era mancino, veloce e con qualità. Lui è arrivato un martedì, quando facciamo un 6 contro 4 in allenamento. Il mister me l’ha messo contro, appena finito l’allenamento ho pensato fosse un campione. È un ragazzo eccezionale, non si lamenta mai e va sempre forte. Gli auguro il meglio perché se lo merita sia come giocatore sia come ragazzo. Siamo tanti ragazzi giovani e tanti sono al primo anno vero in Serie A e già hanno dimostrato di essere di alto livello. Tanti cresceranno, penso a ragazzi come Barrenechea e Turati: il tempo è dalla loro parte, se continuano a essere i giocatori e i ragazzi che sono possono solo che fare bene”.

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