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Weston McKennie ancora dolorante: le condizioni del centrocampista texano

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Weston McKennie è uscito dal campo dolorante ancora una volta. E’ stato sostituito al minuto 77 della partita Inghilterra-USA della giornata di ieri, conclusasi 0-0. Il centrocampista texano – proprio a causa dell’infortunio – non si sta certo distinguendo per merito e per prestazioni nel Mondiale in Qatar.

Il centrocampista statunitense sta soffrendo ancora l’infortunio patito con i bianconeri che lo ha costretto tra gli indisponibili per diverse settimane, e pare proprio che la sua condizione non sia migliorata in tempo per Qatar2022. Ma quali sono le sue condizioni?

Le condizioni di Weston McKennie

Weston McKennie

A dare fastidio al texano, come abbiamo detto, è l’infortunio patito con la Juventus prima della sosta, che continua a renderlo impossibilitato ad esprimersi al meglio durante le gare mondiali. McKennie è stato infatti protagonista di due prove incolore, lontano parente del giocatore pieno di potenzialità che a sprazzi ha dimostrato di essere a Torino.

Nella partita contro il Galles è riuscito a tenere botta in campo fino al 13esimo, quando è stato sostituito per Aarson, mentre nella partita di ieri ha aumentato il suo minutaggio rimanendo in campo fino al 77esimo.

Weston McKennie però è stato catturato più volte dalle telecamere mentre si toccava la coscia destra, dolorante, proprio il punto che stava cercando di curare a Torino rimanendo lontano dai campi prima della sosta.

Weston McKennie: continuare a giocare è pericoloso per il proseguo della stagione… e per il mercato

Weston McKennie Riscatto

Come riportato da Mirko Nicolino, l’impressione è che se Weston continuerà a stringere i denti sacrificandosi per la causa della propria nazionale, potrebbe peggiorare di gara in gara le proprie condizioni. La coscia è notoriamente un punto molto delicato a livello muscolare per gli atleti, sottoporla a questo stress giocando sull’infortunio potrebbe portare danni a lungo termine.

Non è più un segreto ormai che la Juventus abbia l’intenzione di vendere Weston McKennie a gennaio. Le pretendenti più accreditate vengono dall’Inghilterra e dalla Germania. Si tratta di Tottenham e Borussia Dortmund.

Al Tottenham il centrocampista texano ritroverebbe il suo mentore e apprezzatore numero uno Fabio Paratici, che lo portò a Torino nell’estate 2020 con un’operazione lampo tra la sorpresa generale. Altro alleato sarebbe Antonio Conte.

Il tecnico leccese ha messo l’americano tra le priorità, essendo convinto di poter trovare in lui il nuovo Arturo Vidal. L’obiettivo è trasformare finalmente il 343 degli Spurs nel suo prediletto 352. La batteria di centrocampo del Tottenham, infatti, è sprovvista di un elemento con le caratteristiche tecniche dello statunitense. Conte inoltre ha il placet del presidente Levy, che ha già dimostrato come sia disposto a fare follie per il suo allenatore sul mercato.

Non dovrebbe essere dunque difficile per gli Spurs portare a Londra lo statunitense. La Juventus invece, potrebbe utilizzare quei milioni nel mercato di gennaio e sostituire proprio l’americano con Sergej Milinkovic-Savic. A proposito di compenso economico da investire sul mercato, la Juventus per Weston McKennie chiederebbe non meno di 30 milioni di euro. Cifra che basterebbe a fare una solida plusvalenza.

Quanto al Borussia Dortmund invece, i rapporti con la Juventus rimangono ottimi viste le diverse operazioni portate a termine nel recente passato. L’ultima Emre Can a gennaio 2021. I gialloneri hanno inoltre molti giovani interessanti, su tutti il connazionale di McKennie, Bellingham, sul quale la Juventus ha già messo gli occhi da diverso tempo.

Diverse quindi le opportunità per la Juventus di monetizzare sul mercato il giocatore statunitense, ma il pericolo è dietro l’angolo.

Qualora infatti McKennie dovesse continuare a giocare da infortunato e peggiorare la propria condizione atletica correrebbe il rischio di compromettere l’intera stagione, a quel punto per la Juventus venderlo sarebbe virtualmente impossibile.

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