PRIMA SQUADRA
Tudor in conferenza: “Non sono d’accordo con Italiano. Faccio i complimenti a Savona. Sul digiuno…”

Nel post partita di Bologna-Juventus, l’allenatore dei bianconeri Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa per commentare l’1-1 del Dall’Ara. Di seguito le sue dichiarazioni.
La sua analisi della partita? Italiano ha detto che il Bologna meritava di vincere. “Ognuno dice la sua. Non sono d’accordo che abbiano meritato loro. Credo che il pareggio sia il risultato più giusto. La partita l’abbiamo preparata in modo diverso rispetto a come abbiamo giocato fin’ora. Non volevamo lasciare spazio al Bologna. Abbiamo fatto un buon primo tempo e ci è mancato qualche passaggio per fare il 2-0. Nel secondo tempo loro hanno trovato un buon ritmo ma non ho visto questa grande differenza. Una partita di sostanza per la Juve che ci da fiducia per le ultime tre partite”.
Cos’ha pensato sugli errori? “Faccio i complimenti ai ragazzi perché nonostante le assenze tutti hanno dato il massimo, anche i cambi che sono subentrati. Non è mai facile venire qui a Bologna”.
A livello di personalità questa partita è stata quella che l’ha soddisfatta di più?
“Si, abbiamo preparato questa partita come una finale rinunciando a fare alcune cose con la palla che abbiamo fatto in altre gare. Avevamo voglia di vincere ma non ci siamo riusciti. Venire però qui e prendere un punto non è per niente male”
Sono 70 giorni che la Juventus non vince in trasferta. Come legge questo dato?
“Io questi dati non li guardo mai quindi non posso commentare”
La difesa di oggi è quella che potrebbe essere sfruttata anche nelle prossime partite?
“Si. In particolare Savona, gli faccio i complimenti perché è un ragazzo giovane e di talento e non è facile venire a Bologna e fare una prestazione del genere”.
Che cosa le è piaciuto di più oggi di quello che hanno messo in campo i suoi giocatori?
“I ragazzi hanno dato tanto. La squadra mi è piaciuta molto. Questa partita ci da coraggio e consapevolezza”
Un parere sull’arbitraggio di questa sera? “Non commento”.
