PRIMA SQUADRA
Tudor: “Conceiçao ha qualche problema, Vlahovic? C’è spazio per tutti. A Rocchi non rispondo”
Alla vigilia di Juve-Atalanta, Igor Tudor parla di condizione, rotazioni e fiducia nel gruppo: “Abbiamo lavorato bene, ora servono scelte giuste”.

Alla vigilia della sfida contro l’Atalanta, Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa dal JTC, toccando tutti i temi più caldi in casa Juventus: condizione fisica, rotazioni, situazione di Vlahovic e crescita di alcuni singoli come Cambiaso.
Come ha lavorato la squadra: “Abbiamo usato due giorni liberi rinfrescando la squadra, ora ci sono tre partite di fila. Abbiamo lavorato bene, concentrati, con la giusta carica.”
Sulla polemica con Rocchi: “Io non rispondo niente, già si è parlato tanto. Mi hanno comunicato questa cosa, si va avanti. Sono cose di calcio, non ho niente da aggiungere.”
Prima settimana con tre impegni: “Le solite cose di calcio, ci sono aspetti buoni e meno buoni. Nessuna novità particolare, è stata una buona partenza. Si lavora, ci si conosce con i nuovi, si prova a crescere ogni giorno.”
Vlahovic e gli attaccanti: “Non so rispondere… ci penso, si parla, si ragiona e si sceglie. Con la sua media sono felice. Ho tre attaccanti forti e scelgo in base alla partita. I nuovi devono ancora conoscersi, ma ci sarà spazio per tutti. È una stagione lunga, serve sbagliare il meno possibile.”
Su Cambiaso: “Può fare la mezzala, ha un cervello diverso in senso buono. Da terzino o da quinto, vede il gioco da centrocampista. Gli lascio libertà di adattarsi. È di primissimo livello: può giocare al Real Madrid, al Liverpool o al Manchester City, ma deve volerlo lui. Se trova costanza, ci arriva.”
Su Juric e l’avversario: “Juric non è il mio migliore amico, ma è un amico. Ha valori, un modo fantastico di allenare. È stato sottovalutato in carriera, ma ha sempre fatto bene. Domani affrontiamo una squadra forte, da Champions come noi.”
Sulla condizione fisica: “Non sono preoccupato, anzi. La squadra sta bene. Giocare tre partite a settimana è un calcio totalmente diverso: bisogna essere bravi a fare le scelte giuste, contano più dei metodi di allenamento. Alcuni possono giocare sempre, ma bisogna dosare.”