Seguici su

PRIMA SQUADRA

Spalletti in conferenza: “Questa Juve mi piace. Koop può giocare in tutte le zone. Sul modulo…”

Spalletti promuove la Juve dopo Pisa: elogi a Koopmeiners, fiducia nel gruppo e segnali di crescita oltre il risultato.

Pubblicato

il

Luciano Spalletti analizza la vittoria della Juventus contro il Pisa nella conferenza stampa post-partita. Il tecnico bianconero parla di singoli, scelte tattiche e crescita della squadra, soffermandosi su Koopmeiners, McKennie e sull’evoluzione del sistema di gioco.


Koopmeiners, duttilità e intelligenza

Spalletti elogia il centrocampista olandese:

“Può giocare in tutte le zone del campo perché porta sempre il suo stile di gioco. Non è uno che tiene la palla incollata ai piedi, ma sa mettere filtranti importanti e giocate efficaci con il piede che ha”.

Spiegazione anche sul cambio nel finale:

“Abbassato ha fatto meglio, ma eravamo un po’ stanchi. Ho inserito Miretti, ma non è un demerito suo, così come Locatelli che era ammonito. Contro una squadra con gamba come il Pisa rischi sempre il giallo. Ho calciatori forti e faccio i cambi per questo”.


McKennie a sinistra e le difficoltà iniziali

La scelta tattica:

“C’era da difendere su Touré e ho messo un po’ in difficoltà tutti. Nel terzo tempo McKennie è uno dei più forti, sa farlo”.

Sulle difficoltà offensive:

“Non abbiamo raccolto molto. Ci è mancata qualità da Openda e da Yildiz nel primo tempo. Nei primi 40 minuti la gara è stata equilibrata, nel secondo tempo si è vista più inventiva”.


Il giudizio sulla Juventus

Spalletti difende la prestazione:

“La Juventus mi è piaciuta perché ha giocato contro un avversario vero. Io guardo le partite, non solo i risultati”.

E sull’ambiente:

“Per voi fino a due domeniche fa eravamo falliti, ora siamo campioni. Non c’è mai una via di mezzo. Stimo allenatore e presidente, non meritano la classifica che hanno”.


Ambizione e maturità

Il messaggio finale:

“Essere a questo livello e giocare alla pari è importante. La squadra ha il desiderio di stare nella classifica che conta e non vuole accontentarsi. Diventa fondamentale saper soffrire”.


Difesa a quattro e sistemi

Chiusura tattica:

“Non esiste più un vero sistema. È un continuo coprire spazi. Tutti ormai ti vengono addosso, non puoi più iniziare in superiorità nella tua metà campo”.

E ancora:

“Non abbiamo cambiato sistema, è la partita che ti porta ad avere comportamenti diversi. La Juventus mi è piaciuta, forse più di quanto ci si aspettasse. Rivedere oggi le stesse cose viste contro la Roma è da grandi calciatori”.

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *