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Soulé: “Juve? Delusione, mi stavano cedendo in Arabia. Thiago Motta voleva che restassi”

Matias Soulé ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, dopo il suo passaggio alla Roma

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Soulè

Matias Soulé ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, dopo il suo passaggio alla Roma. Di seguito qualche estratto dove parla anche di Juve.

Sull’arrivo alla Roma:

Essere qui è meraviglioso. La trattativa è stata lunga, avevo l’ansia di non poter arrivare ma tutto è andato per il meglio. I Friedkin mi hanno voluto fortemente, ho subito capito la loro ambizione per questo club e dove vogliono portarlo. E ora sono qui, in ritiro con la mia nuova squadra e non potevo chiedere di meglio. Stiamo lavorando sodo e con grande intensità: saremo pronti per la prima di campionato contro il Cagliari”.  

Su De Rossi:

“Spinge tanto, è un grande lavoratore e un ottimo tecnico. Ho parlato più volte con lui durante la trattativa e devo dire che non parla solo spagnolo, ha anche un ottimo accento argentino. Mi ha raccontato la Roma, di come si vive il calcio qui e durante questo ritiro è stato eccezionale. Sta istillando una mentalità vincente alla squadra e ci sta fornendo una preparazione fisica e tattica che sarà cruciale per la stagione”.  

Sulla Juventus:

Un tasto un po’ dolente, soprattutto per i primi mesi del 2024. Perché non pensavo di lasciare la Juve, anzi, ero concentrato a giocare bene con il Frosinone per meritarmi una maglia. Invece poi a gennaio vengo a sapere che mi stavano cedendo a un club arabo, ma io non avevo alcuna intenzione di andarci anche se ormai mi era chiaro quale sarebbe stato il mio futuro. Ne sono rimasto deluso perché pensavo di poter giocare per la Juve, ma poi me ne sono fatto una ragione”.  

Sulle caratteristiche:

“De Rossi mi chiede di essere Soulé. Un giocatore imprevedibile in avanti, libero di muoversi e inventare negli ultimi venti metri. Devo fare la giocata, dare fantasia insieme agli altri attaccanti e buttarla dentro. Certo, anche con i compiti difensivi a cui ora sono abituato grazie al lavoro di Di Francesco nel Frosinone. Io a destra e Dybala nel 4-2-3-1 alle spalle del centravanti? Sì, è una possibilità che abbiamo studiato. Ho parlato tanto con Paulo per trovare la giusta intesa in queste posizioni. Se lui si allarga io invece mi inserisco, e viceversa. Ci cercheremo tanto in campo anche per muoverci in sinergia e per garantire anche una buona copertura difensiva”.

Thiago Motta:

“Mi è sempre stato vicino, mi ha supportato, allenato e dato tanti consigli. Poi scherzava molto con me: ‘Non te ne vai da qui se non lasci 70 milioni’. La verità è che lui voleva che restassi alla Juve, mi vedeva benissimo nei suoi piani e nel suo attacco, ma ormai la decisione era stata presa: servivo per fare cassa, l’ho accettato e a quel punto non vedevo l’ora di andare via”.

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