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Saviano: “L’Inter non ha denunciato, la Juve si è comportata diversamente”

Saviano accusa l’Inter di omertà e connivenza con le organizzazioni criminali: “La dirigenza della curva è scelta dalle mafie”

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Le polemiche seguite al commento di Roberto Saviano sul gol di Orsolini nella partita Bologna-Inter continuano a scuotere il mondo interista. Lo scrittore napoletano, dopo le dure parole condivise su Instagram, è tornato a parlare della vicenda ai microfoni di Radio CRC, emittente partner della SSC Napoli. Nel suo intervento, Saviano ha rilanciato le accuse verso il club nerazzurro, accusandolo di non aver preso una posizione chiara e decisa riguardo alle infiltrazioni mafiose nelle proprie curve.

“L’Inter non denuncia, ma la Juventus sì”

Il fulcro delle critiche di Saviano riguarda l’inchiesta Doppia Curva, che ha messo in luce le connessioni tra la criminalità organizzata e le curve di Inter e Milan. L’inchiesta ha svelato come alcuni dirigenti della curva interista siano stati scelti da organizzazioni criminali, in particolare dal clan Bellocco, noto per la sua influenza in Lombardia. La stessa situazione riguarda la curva milanista, controllata dal clan Mancuso.

Saviano ha accusato l’Inter di non aver preso provvedimenti concreti, come invece ha fatto la Juventus con l’inchiesta “Alto Piemonte” del 2016, che è partita proprio grazie a una denuncia della società bianconera. “L’Inter – ha dichiarato lo scrittore – ha scelto di dichiararsi parte civile nel 2025, durante la prima udienza, ma non ha mai sporto denuncia. Ci sono stati arresti e addirittura tre morti all’interno delle curve, ma il club ha preferito rimanere in silenzio. Questo è un comportamento che non può passare inosservato.”

“Una provocazione per fare luce su un problema grave”

Saviano ha spiegato che il suo commento social non voleva essere una semplice provocazione, ma un modo per sollevare un tema che considera fondamentale. L’autore di Gomorra ha sottolineato come, dietro il velo dei successi sportivi, spesso vengano ignorate questioni di gravità ben superiore: “Le vittorie in campo non possono farci dimenticare ciò che sta succedendo dietro le quinte. Le società tendono ad usare il trionfo sportivo come scudo per non affrontare questi temi delicati.”

Saviano ha anche precisato di non voler attaccare i tifosi interisti, ma piuttosto la dirigenza delle curve, che rispondono a logiche molto lontane da quelle di un semplice supporto sportivo: “Quando parlo di infiltrazioni mafiose, mi riferisco ai dirigenti delle curve, che sono in stretto contatto con le mafie.”

Le critiche ai tifosi e il caso Napoli

Saviano ha poi toccato un altro punto sensibile: le reazioni dei tifosi. “Alcuni mi hanno detto di pensare prima al Napoli, ma io ho sempre denunciato la camorra legata alle curve del Napoli, in particolare con il caso di Genny La Carogna“, ha affermato. Secondo lo scrittore, la situazione a Napoli, pur essendo stata grave in passato, è migliorata negli ultimi anni, grazie a un cambiamento di rotta deciso dalla società e dalle istituzioni.

Saviano ha sottolineato che il Napoli, pur avendo dovuto affrontare un’infiltrazione camorristica profonda, ha preso misure efficaci per limitare l’influenza delle mafie. “Nel caso del Napoli, la dinamica è diversa: il club ha fatto una scelta distinta, mentre altri, come l’Inter, sembrano preferire restare nell’ombra.”

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