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Sacchi, l’attacco a Pirlo: “Serve un allenatore con un’idea di gioco”

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L’eliminazione precoce della Juventus dalla Champions League, per opera del Porto di Sergio Conceicao, non ha mai destato così tanto scalpore come quest’anno. Addetti ai lavori, tifosi, opinionisti non fanno altro che interrogarsi sulle cause di questo passo falso, criticando anche in maniera pesante i protagonisti. Tra coloro che vengono presi di mira troviamo soprattutto Cristiano Ronaldo, Demiral, Agnelli, Paratici, Nedved e, ovviamente, Andrea Pirlo.

Il tecnico bianconero ha dovuto fin dall’inizio della stagione fare i conti con la accuse mosse dai giornalisti. A questi ha sempre risposto con classe e decisione, dando l’idea di possedere idee chiare in mente. Tuttavia, se le critiche provengono dal pensiero di uno degli allenatori più grandi della storia, come Arrigo Sacchi, non possono che provocare un certo effetto. L’ex tecnico del Milan ha espresso il proprio giudizio a La Gazzetta dello Sport, che riportiamo di seguito:

“Fatico a giudicare Pirlo. Perché non so se ha fatto delle richieste per l’idea che aveva in testa o pur di allenare la Juve ha accettato tutto, col rischio di bruciarsi. Lo scorso anno si è passati da Allegri a Sarri, due tecnici bravissimi ma totalmente diversi, mantenendo la stessa squadra. Non è coerente… Cosa consiglio? Di scegliere un allenatore che abbia una idea di gioco: che voglia proporre un calcio di squadra e offensivo“.

“È come la matematica: 1 per 1 fa sempre 1. Mentre 1 per 10 fa 10. Il calcio è uno sport di squadra. Cristiano Ronaldo fa… il Cristiano Ronaldo, ma se ti affidi così tanto a un singolo e lui fallisce la partita, sono guai. Anche Maradona, che pure è stato il più grande, da solo non ha vinto la Coppa dei Campioni. Da allenatore non ho mai voluto giocatori già affermati perché temevo non contribuissero a fare squadra. Puoi comprarne anche 10 ma se non fanno squadra, non vinci. Ricordate i Galacticos del Real? In attacco Beckham, Raul , Ronaldo (il Fenomeno, non CR7, ndr), Zidane e Figo. In panchina un Pallone d’oro, Owen, e Morientes. La Coppa non l’hanno vinta”.

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