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Rapporto UEFA: la Juve costa 53 milioni più dell’Inter, ma migliorano i conti. Classifiche e dettagli

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giuntoli calvo

La UEFA ha pubblicato il The European Club Finance and Investment Landscape, rapporto semestrale tenuto dalla confederazione europea sul panorama economico-finanziario dei circa 700 club di prima divisione in Europa. Tra i temi più interessanti, anche il rapporto tra costi e ricavi.

A partire dalla stagione 2023/2024, come noto, inizierà una stagione di transizione verso il nuovo fair play finanziario ideato dalla UEFA. Tra le novità, l’introduzione di una nuova regola che prevederà determinati paletti legati al rapporto tra i costi per la squadra (stipendi della prima squadra e dell’allenatore, commissioni per i trasferimenti) e i ricavi rettificati. Il sistema andrà a regime nel tempo: nel 2023/2024 sarà prevista una soglia massima costi/ricavi del 90 per cento, nel 2024/2025 si scenderà all’80 per cento, nella stagione successiva al 70 per cento.

In generale, la UEFA ha evidenziato come nel 2023, per quanto riguarda i 20 club coi costi più alti, gli stipendi dei calciatori – quello dell’allenatore non è ancora stato considerato con precisione in questo report – siano saliti solo dell’1,9 per cento. Il tema, comunque, riguarda il rapporto costi/ricavi. Le italiane presenti nella classifica dei top club più costosi da questo punto di vista sono tre: Juventus, Inter e Roma. Sia i bianconeri che i nerazzurri rispetterebbero già la squad cost value, anche se entrasse in vigore nella sua versione più rigida già dalla prossima stagione (così non sarà, ovviamente): la Juve ha un rapporto del 65 per cento, l’Inter scende addirittura al 60 per cento. Più complicata la situazione della Roma, che al momento ha un rapporto costi/ricavi dell’83 per cento: rispetterebbe la regola nella prossima stagione, ma a partire da quella successiva servirebbe abbassare i costi o aumentare i ricavi per rispettare il nuovo fair play finanziario. È comunque da sottolineare che il club giallorosso ha intrapreso da tempo un percorso virtuoso che dovrebbe portarlo a non avere problemi sotto questo punto di vista.

Nel dettaglio, è la biglietteria che tira: +32%. Cifra spiegabile con l’aumento degli spettatori ma, ahinoi, anche con il decollo dei prezzi. La tv va verso la saturazione, +6%, ma i campionati top non crescono più, anzi. Il segreto per i tornei più in salute è la diversificazione. Sponsor e commerciali indicano +14%: l’Italia invece è indietro. Il confronto con la Germania dice tutto: quasi gli stessi diritti tv (poco più di un miliardo), ma la metà di commerciale (600 milioni contro 1,2). Ancora alti i costi (1,6 miliardi) da noi: il 70% dei ricavi. Bundesliga 44%, Premier 50%, Liga 61% stanno meglio.   

Le buone notizie arrivano dai nostri club: Juve, Inter e Milan sono regolarmente in tutte le “Top 20”, Napoli e Roma fanno qualche apparizione. Il senso è che il Milan ha compiuto il grande salto: il fatturato è quasi 400 milioni (399, 13° in Europa), una quarantina meno della Juve (437, 11°), ma è riuscito il sorpasso all’Inter (386). E il motivo è che l’Inter, per i problemi di debito e di risultati in rosso, ha sicuramente bisogno di rimettere a posto i conti. Dall’ultima Champions sono arrivati 101 milioni, un’iniezione salutare, ma non basta. Grande risultato per il Napoli, ora 18° in Europa: da 157 a 277 milioni il fatturato. 

Ancora più significativo il dato sui profitti: ADL ha raggiunto 123 milioni di utile, soltanto lo United ha fatto meglio (165). Lo scudetto è stato un propulsore enorme. L’anno scorso il Napoli era a -1, quindi in passivo. Ora precede Arsenal, Bayern, Liverpool, City, risultato già incredibile, e il Milan, 7° in Europa con 74 milioni (era a +4 nel ‘22). Naturalmente per loro il Fair play è a posto. Ma lo è anche per la Lazio e per la Juve che ha intrapreso un trend al risparmio. Invece l’Inter è in sofferenza, la Roma peggio. 

Si capisce che c’è voglia di partite allo stadio. Milan (79 milioni), Inter (76), Juve (63) e Roma (55) hanno in pratica raddoppiato gli incassi della biglietteria. Aumenti meno forti nel settore commerciale: la Juve sfiora i duecento milioni (11° in Europa), il Milan compie un bel salto (da 85 a 128), l’Inter scende: da 90 a 81 e non va bene, essendo vicecampione d’Europa. Bene anche la riduzione degli stipendi totali e dei calciatori: soprattutto la Juve che ha risparmiato il 20%. Anche nel mercato si vede la differenza: la Juve scende da -164 a -101, l’Inter però sale da -37 a -82. I bianconeri hanno la rosa di maggior valore in Italia (8° in Europa) con 769 milioni, più di nerazzurri (589) e Napoli (445). Dagli stadi invecchiati agli incroci tra club e proprietari i problemi non mancano, ma si vede una luce.

I 20 club d’Europa con più costi e il rapporto con i ricavi:

1. Barcellona – costi: 639 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 78%
2. PSG – costi: 617 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 76%
3. Manchester City – costi: 554 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 66%
4. Real Madrid – costi: 453 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 54%
5. Liverpool – costi: 429 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 63%
6. Bayern Monaco – costi: 416 milioni di euro – rapporto coni i ricavi: 56%
7. Chelsea – costi: 397 (dato del 2022) – rapporto con i ricavi: 70% (dato del 2022)
8. Manchester United – costi: 381 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 51%
9. Tottenham – costi: 289 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 46% (+17% sul 2022)
10. Juventus – costi: 283 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 65%
11. Arsenal – costi: 270 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 50%
12. Atletico Madrid – costi: 245 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 66%
13. Borussia Dortmund – costi: 236 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 56%
14. Inter – costi: 230 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 60%
15. Aston Villa – costi: 223 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 92%
16. Leicester – costi: 215 milioni di euro (dato del 2022) – rapporto con i ricavi: 75% (dato del 2022)
17. Newcastle – costi: 215 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 75%
18. Lipsia – costi: 192 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 54%
19. Everton – costi: 191 milioni di euro (dato del 2022) – rapporto con i ricavi: 90%
20. Roma – costi: 181 milioni di euro – rapporto con i ricavi: 83%

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