CALCIOMERCATO
Casting difensore centrale mancino: Evan Ndicka e Benoît Badiashile in pole
Che la Juventus monitori Evan Ndicka e Benoît Badiashile non è certo una novità. Come riportato dall’edizione odierna del Corriere di Torino, la Juventus ha indetto un vero e proprio casting per quanto riguarda il difensore mancino. La difesa è ormai diventata lo spettro di ciò che era un tempo. Mai come adesso per i bianconeri urge mettere apposto la difesa.
De Ligt-Chiellini: partenze sottovalutate?
Se già negli ultimi due anni si parlava di problemi difensivi per la Juventus, ora quegli stessi problemi si sono ingigantiti all’inverosimile con le partenze di due Top Player del ruolo come De Ligt e Chiellini. Max Allegri come sempre elogia il mercato, ma a distanza di mesi si vede che qualcosa è stato sbagliato.
A giudicare da come sta andando la stagione, viene da pensare che forse le partenze dei due campioni sono state sottovalutate.
È vero che De Ligt è stato sostituito da Bremer che ha fin qui ben figurato, ma solo ora ci si sta rendendo conto che il difensore brasiliano è l’unico che da garanzie dei 4 centrali che compongono il reparto difensivo bianconero.
Bonucci già lo scorso anno aveva dato segnali di cedimento ed era palese non potesse garantire 50 partite ad alto livello. Rugani è un buon mestierante, ma ha già dimostrato in passato che se uno dei due titolari si fa male, non è all’altezza di sostituirli. Gatti invece è un ragazzo alla primissima esperienza in Serie A, per di più in una realtà come la Juventus, non si può e non si deve chiedergli la Luna.
Evan Ndicka
Il primo nome scelto dal DS Cherubini è Evan Ndicka, colosso francese classe 1999. Ndicka cresce nelle giovanili dell‘Auxerre, per poi passare all’Eintracht Francoforte, squadra tedesca in cui milita dal 2018 e con cui ha vinto la scorsa edizione dell’Europa League da protagonista, in squadra col neo bianconero Filip Kostic.
Ricorda molto Rudiger per stazza e movenze, è un difensore dotato di notevole velocità e di un tiro potentissimo, con cui spesso impegna il portiere avversario.
Ndicka è un difensore dal futur assicurato e brillante. Rappresenta una ghiotta opportunità di mercato visto il suo contratto in scadenza a giugno 2023.
Proprio per questo motivo i dirigente bianconeri vogliono fare subito un’offerta per portarlo a gennaio a Torino a prezzo di saldo. Sarebbe un colpo davvero importante per la Juventus se Cherubini e Arrivabene riuscissero a concretizzarlo.
Benoît Badiashile
Benoît Badiashile del Monaco è l’alternativa a Ndicka, ma è stato un nome concreto questa estate insieme a Gabriel dell’Arsenal.
Anch’egli francese, è un difensore di statura minore rispetto al connazionale di cui abbiamo parlato poc’anzi, ma ha una fisicità più pronunciata, con spalle larghe, un fisico alla De Ligt o alla Kim, se vogliamo, piuttosto che il fisico slanciato e spigoloso alla Rudiger/Chiellini.
A parte la differenza nel fisico, le caratteristiche tecniche di Badiashîle sono molto simili a quelle di Ndicka. Occupano anche la stessa posizione in campo (centrale mancino), il che non li rende complementari. Difficile quindi che si possa arrivare a entrambi, anche perché a due entrate devono per forza corrispondere due uscite.
Cosa succederà a gennaio?
si farà di tutto per mandare via Rugani, almeno in prestito. Mentre per Gatti non pare esserci alcun sintomo di cessione. L’ex Frosinone si è guadagnato il rispetto di Allegri e dei compagni di squadra, avrà le sue opportunità durante la stagione.
La sensazione è che alla fine la Juventus farà di tutto per prendere Evan Ndicka, dandogli assoluta priorità. Solo in seguito ad un suo eventuale acquisto si metterà alla porta Daniele Rugani.
La Juventus non può fare affidamento su un Bonucci ombra di sé stesso, 36enne e falcidiato da infortuni, così come non può fare affidamento su Rugani, l’inesperto Gatti e il solo Bremer.
Il problema attuale della squadra è sicuramente ambientale e mentale, ma certo il modo in cui è stato assemblato il reparto non aiuta minimamente…
Collaborazioni: Juventus Planet.
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Giuntoli: “Persi punti per scelte arbitrali discutibili. Mai usato il VAR…”
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