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PRIMA SQUADRA

La Juventus dal corto muso sbanca Firenze nel segno del catenaccio

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Miretti trova la sua prima rete con la maglia della Juventus, basta il suo sigillo per permettere a Madama di battere una Fiorentina all’arma bianca. Bianconeri che restano in scia dell’Inter capolista con sole due distanze e a +5 sul Milan. Un risultato che segue parola per parola il vangelo secondo Massimiliano Allegri.

Rete immediata, poi si erge il fortino

Era facile ipotizzare una Fiorentina votata all’attacco, nel pieno dei dettami di gioco imposti da Vincenzo Italiano. Così è stato, con i toscani che hanno provato fin da subito a imporsi. La Juventus si difende con ordine e al decimo minuto trova il vantaggio con un contropiede perfetto. Azione costruita perfettamente e con una certa qualità. Resta rivedibile il mancato intervento di Parisi (il pallone di Rabiot per Kostic non era imprendibile), ma Miretti trova il vantaggio.

Poi? E’ la solita Juventus di Massimiliano Allegri. Tutti dietro, sembra di vedere il calcio proposto da Giovanni Trapattoni. La Fiorentina attacca a testa bassa, si affida alle iniziative di Nico Gonzalez. Kean e Chiesa vengono sacrificati, si riscoprono dei difensori provetti. Provo dispiacere per il reparto attaccanti della Juventus, costretto il più delle volte a giocare spalle alla porta e a ripiegare sulla linea dei difensori. Il muro regge con Gatti, Bremer e Rugani che respingono tutto. Szczęsny ci mette del suo e alla fine i tre punti arrivano. Ma la pochezza di gioco della Juventus resta.

Dopo Sassuolo la Juventus ha fatto un passo indietro

Cosa è successo a quella squadra che fino alla trasferta di Reggio Emilia aveva entusiasmato i tifosi? Massimiliano Allegri sembrava aver fatto un passo in più, forte del solo impegno settimanale. E invece dopo la debacle contro il Sassuolo la Juventus ha fatto un enorme passo indietro. Basta vedere il rendimento del reparto offensivo per rendersene conto. Vlahovic non è più coinvolto e Chiesa vaga per il campo.

Il vantaggio è che la squadra gioca solo una volta alla settimana e questo permette di recuperare al meglio. Ma alla lunga questo sistema di gioco pagherà un dazio pesante. A memoria, solo contro il Verona si è vista una Juventus aggressiva. Nel resto delle gara la squadra ha palesato una passività inaudita. Contro il Lecce è arrivato un misero 1-0 con fatica. Con l’Atalanta uno 0-0 fortunoso, con 10 uomini davanti alla porta. A San Siro contro il Milan c’è stato bisogno di un tiro deviato di Locatelli in una gara in cui la Juventus faticava a creare occasioni. Torino e Verona le gare giocate benino, poi di nuovo la Fiorentina. Ora sì, potrebbe bastare anche col Cagliari, da non sottovalutare però. Innegabilmente però con l’Inter servirà un’altra Juventus. Vi ricordate cosa è successo nella scorsa annata al San Paolo?

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