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Napoli– Juventus: analisi tattica e fattori chiave del big match | Antonio Marino Match Analysis
Una trasferta dal peso specifico enorme
La gara contro il Napoli rappresenta un vero crocevia stagionale. Al Maradona, infatti, arriviamo con la necessità di invertire un trend negativo che dura da troppo tempo: nelle ultime sei sfide disputate in questo stadio, non siamo riusciti a portare a casa punti. Una situazione che impone attenzione, lucidità e un approccio competitivo ai massimi livelli.
Il Napoli: attacco prolifico e pericoli da centrocampo
Il Napoli occupa attualmente la vetta della classifica in coabitazione con il Milan, precedendoci di cinque punti. La squadra partenopea vanta il terzo miglior attacco del campionato, con 20 reti segnate e una media di 2,1 occasioni potenzialmente pericolose create a partita, con una percentuale realizzativa dell’11%.
Le incursioni dei centrocampisti come arma offensiva
In fase offensiva, il Napoli si dimostra particolarmente pericoloso grazie alle avanzate dei centrocampisti. Sebbene Aguissa e De Bruyne non siano disponibili per questa partita, il loro contributo, insieme a quello di McTominay, ha inciso direttamente nella realizzazione di 13 gol stagionali, evidenziando quanto il centrocampo partenopeo possa influenzare le azioni offensive e la finalizzazione.
Solidità difensiva e vulnerabilità sulle transizioni
Il Napoli subisce mediamente 0,8 gol a partita, con i rischi maggiori concentrati sulle transizioni avversarie. Di Lorenzo si distingue per la capacità di vincere i duelli nella propria metà campo, con una media del 65%, mentre Rrahmani guida il recupero del possesso con 4,3 chiusure efficaci a partita.
Assenze e impatto sull’equilibrio tattico
Con l’assenza di Lobotka, fulcro del centrocampo per movimenti volti a liberare spazi e garantire costruzione fluida, e con Elmas in campo, il Napoli presenterà un assetto meno equilibrato e più sbilanciato in avanti. Neres e Lang saranno impiegati con compiti esclusivamente offensivi, mentre Di Lorenzo e Oliveira dovranno agire con un raggio d’azione leggermente più contenuto per garantire solidità alla squadra.
Limitare le ricezioni e controllare le corsie laterali
Per ottenere un risultato positivo sarà fondamentale contenere le ricezioni di McTominay, chiudendo le linee di passaggio principali e riducendo gli spazi alle spalle della nostra difesa. Sulle corsie laterali, dovremo impedire a Neres e Lang di avanzare con libertà, limitando le loro possibilità di creare superiorità offensiva.
Costruzione rapida e gestione del possesso
In fase di possesso, sarà essenziale muovere velocemente il pallone. Passaggi brevi e rapidi permetteranno di aumentare il ritmo del giro palla, rendendolo più difficile da intercettare e più efficace nel disorganizzare la difesa avversaria.
Creare superiorità negli ultimi 30 metri
In fase offensiva, dovremo mettere in condizione Yildiz e Conceição di puntare l’uomo in situazioni di 1vs1, generando superiorità numerica negli ultimi 30 metri. David avrà il compito di mantenere bassa la prima linea del Napoli, sfruttando la profondità e creando spazi per le incursioni dei nostri centrocampisti.
Ruolo centrale di Thuram e gestione dei duelli
In mezzo al campo, Thuram dovrà garantire quantità e ritmo, vincendo i duelli e aumentando la media delle conquiste sulle seconde palle. Il suo contributo sarà fondamentale per sostenere la fase offensiva e per dare equilibrio durante le transizioni difensive.
Koopmeiners: guida della pressione e adattamento difensivo
Koopmeiners guiderà la nostra prima pressione dalla posizione centrale di sinistra. Rispetto alle ultime uscite, sarà chiamato a un maggiore equilibrio difensivo, considerando l’elevato valore offensivo del Napoli sulla corsia destra.
Flessibilità sulla fascia sinistra
Se a sinistra giocheremo con Cambiaso, l’obiettivo sarà sfruttare i corridoi interni in fase di possesso, lasciando Yildiz libero di agire negli ultimi 30 metri. In fase di non possesso, Koopmeiners assumerà una posizione più difensiva, supportato dai movimenti di ripiegamento di Locatelli e Thuram. Se, invece, schiereremo Kostic, dovremo garantire una struttura solida, evitando di concedere il fondo in fase difensiva e creando opportunità di conduzione laterale in fase offensiva, per poi penetrare in area o servire la trequarti.
Ingresso dalla panchina e gestione finale della gara
I giocatori che entreranno dalla panchina dovranno fornire dinamismo e migliorare la qualità della rifinitura. Zhegrova e Openda hanno le caratteristiche per rafforzare la gestione offensiva nell’ultimo quarto di gara, garantendo soluzioni efficaci e imprevedibili nella fase conclusiva.
Contenuto originale – Antonio Marino Match Analysis
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