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Montero prima di Bologna-Juve: “Mi piacciono i fatti. Bisogna piantare la semilla. Su Thiago Motta…”

Il tecnico bianconero ad interim, Paolo Montero, ha parlato ai microfoni di DAZN nel pre-partita di Bologna-Juventus

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Il tecnico bianconero ad interim, Paolo Montero, ha parlato ai microfoni di DAZN nel pre-partita di Bologna-Juventus. Le sue parole: “Cosa ho detto ai giocatori in questi pochi giorni? Penso che non c’è bisogno perché dopo la vittoria in Coppa Italia l’hanno dimostrato. A questo punto hanno ottenuto tutti gli obiettivi fissati a inizio anno, la Champions e la Coppa Italia. Parlo poco, loro dimostrano con i fatti. Non si può dire niente ai giocatori”.

Spera in futuro di piantare un seme, come lei stesso ha detto?
“Ho detto quella frase lì per ragioni di vita, non di calcio. Uno quando gioca è fortunato, ha tanto amici. In quel momento lì devi piantare un seme perché quando smetti di giocare a pallone purtroppo hai un amico in meno. Allora alla fine, dopo tanti anni, ti rimangono solo gli amici veri”.

Con Thiago Motta vi siete affrontati nel 2003 in Champions League.
“Sono stato fortunato di aver convissuto con lui 45 giorni a Coverciano. Lui è un grande uomo, si vedeva quando andavamo a cena, abbiamo parlato tanto di calcio e si capiva la sua idea. E soprattutto è un uomo sincero, in questi livelli poi. Idea propositiva, gli auguro ogni bene perché se lo merita”.

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