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Ministro Abodi: “Serve un patto per gli stadi, negli altri Paesi europei creano condizioni di sviluppo”

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Abodi

Intervenuto al al convegno “Campi aperti, tra mercati e diritti” che si è tenuto a CasaCorriere Festival a Napoli, il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, è tornato ad affrontare la questione stadi in Italia: “L’obiettivo per gli stadi non è sugli Europei 2032 che ospiteremo, anche se entro il 2026 si dovrà prendere la decisione sui cinque impianti che ospiteranno le gare. Lo stadio è anche attrattore di socialità, io giro l’Europa, giro gli stadi e torno qui anche con amarezza e frustrazione, perché vedo che in altri Paesi europei si creano condizioni per lo sviluppo, qui invece si parla di calcio pensando sempre di non voler dare il supporto necessario a tutti gli sportivi”.

Sul patto stadi: “Ora serve davvero un patto per gli stadi visto che gli strumenti legislativi sono migliorati con correttivi che rendono l’iter amministrativo più fluido, ma non basta, stiamo immaginando fondi immobiliari per gli stadi anche con la partecipazione di enti pubblici capaci di attrarre investimenti internazionali. E poi se non funziona sul piano locale c’è anche la possibilità di chiedere il commissariamento centrale, se qualcuno vuole alzare bandiera bianca. Quello che serve però è fare, con un’agenda dignitosa del Paese al di là degli appuntamenti come gli Europei del ’32″.

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