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Massaro (MF): “Elkann non è legalmente il successore di Gianni Agnelli. Su Ferrero e la Juve…”

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Il giornalista di Milano Finanza Fabrizio Massaro, è intervenuto ai microfoni di TvPlay per parlare della querelle legata all’eredità della famiglia Agnelli, che coinvolge indirettamente anche la Juventus. Le sue parole, riprese da tuttojuve:

“In casa Elkann, in poche parole, si litiga per l’eredità e parliamo della società quotata Exor che contiene e gestisce un sacco di altre situazioni, come Stellantis, la Ferrari, i giornali Repubblica o la Stampa e anche la Juventus. Exor è controllata da Giovanni Agnelli, ed è la holding di tutti i suoi discendenti. La quota grossa ce l’ha John Elkann, ovvero il nipote che Gianni Agnelli ha indicato, a parole, come il suo successore. Il problema, però, è che Elkann non è legalmente il suo successore, ma lo è sua madre Margherita Agnelli. Quest’ultima, all’epoca voleva uscire dalla società e si è presa poco più di un miliardo tra ville, immobili, quadri e gioielli come ‘liquidazione’. Dopo un certo numero di anni, però, lei stessa si è resa conto che qualcosa non quadrava e che gli erano stati tenuti nascosti dei soldi. Da lì è nata questa lunga battaglia per avere il rendiconto dei soldi che effettivamente suo padre aveva a disposizione; quando è morta sua madre, ovvero Marella Caracciolo, Margherita avrebbe dovuto ereditare la sua quota ma ha avviato questa causa perché lei in realtà non era erede. Tutta questa situazione era regolata dal diritto svizzero perché la signora Marella era residente in Svizzera, paese dove tu puoi rinunciare a un’eredità in cambio di soldi, cosa che in Italia non è possibile. Visto che Marella è però morta in Italia, Margherita Agnelli ha preteso che si rispettasse il patto successorio del nostro paese, rientrando in possesso di tutti i beni della madre che, in realtà, erano stati donati al nipote. Secondo la legge italiana, le donazioni rientrano nell’asse ereditario, quindi Margherita ha chiesto di fare i conti e di avere il 50% di quello che gli spetterebbe. Parliamo di più di 30 miliardi di patrimonio. Attualmente c’è una causa a Torino, anche penale, e tre in Svizzera. C’è un altro problema: ci sono altri 5 figli, ovvero i fratelli di John, Lapo e Ginevra Elkann che sono i figli avuti da Margherita Agnelli nel suo secondo matrimonio, e che sono completamente tagliati fuori dall’eredità del nonno. Questioni patrimoniali, dissidi familiari e squilibrio nei trattamenti stanno creando un mix perfetto per avere una contesa familiare che non si sa quando avrà fine. Se Margherita avrà ragione, e una divisione ci sarà, bisognerà capire se tutto ciò andrà ad inficiare anche nell’assetto di controllo di Exor e, a cascata, se potrebbero arrivare conseguenze sulla Juventus, ma non sono situazioni da valutare sul presente”.

“Io credo che ci vorranno parecchi anni per risolvere tutto ciò, spero meno di dieci anni. Poi magari si chiuderà in pochi mesi, dipende dal giudice civile, ma ne dubito. In Svizzera il primo grado potrebbe chiudersi entro il 2025; la causa in Italia è appena cominciata, ma ci vorrà qualche anno. Qui gli avvocati si danno battaglia su qualsiasi carta o passo”, continua il giornalista. 

Sulla Juventus: “Nell’inchiesta emersa una settimana fa dalla procura di Torino è indagato anche Gianluca Ferrero, attuale presidente della Juventus, ma non ci sono rischi che possa cadere la sua posizione in bianconero. E’ indagato per il suo ruolo di commercialista, ovvero avrebbe concorso a una presunta frode fiscale e dichiarazione infedele della mamma Marella perché non avrebbe presentato nella dichiarazione dei redditi i milioni che pagava alla figlia Margherita come sorta di ‘paghetta’. In poche parole alla Juve sono indagati l’azionista e il presidente”. 

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