L’intervista di Luca Marrone a Tuttosport offre un ritratto interessante e autentico di François Modesto, nuovo direttore tecnico della Juventus. Ecco i punti salienti delle sue dichiarazioni:
Un dirigente giovane e vicino ai giocatori
Luca Marrone sottolinea subito l’impatto positivo che Modesto ha avuto al suo arrivo a Monza:
“L’ho notato subito: si trattava di un ragazzo giovane, con un approccio giovane. […] Era aperto al dialogo.”
Un aspetto che emerge chiaramente è la capacità di Modesto di fare da collante tra società e spogliatoio:
“Lo trovavi a far colazione tra i ragazzi: era lì e si chiacchierava. Poi, quando c’erano da prendere decisioni, non si tirava indietro. Con personalità.”
Ambizione e profilo internazionale
Marrone rivela come già a Monza si percepisse l’ambizione di Modesto:
“Era davvero ambizioso. Voleva arrivare a certi livelli. Aveva le qualità, un’intelligenza notevole.”
La sua esperienza internazionale, maturata in Italia, Inghilterra e Grecia, e la padronanza di quattro lingue, rappresentano per Marrone un grande punto di forza:
“Penso sia un vantaggio grosso, quello di riuscire a esprimersi perfettamente. Niente incomprensioni.”
Competenza e attenzione al dettaglio
Modesto viene descritto anche come un dirigente che non si limita ai dati:
“Si sa: ultimamente si guardano tanto i numeri, ma vedere le partite per me resta la base. […] François? Uno che va in giro a veder partite.”
Questo suggerisce un approccio equilibrato tra l’analisi dei dati e l’osservazione diretta, qualità sempre più apprezzata nel calcio moderno.
Una scelta giusta per la Juventus
In conclusione, Marrone esprime fiducia nel nuovo ruolo di Modesto:
“Ha già maturato una buona esperienza in Europa: può portare qualcosa in più, di diverso. Sono convinto che farà bene.”
Nota finale sulla Juventus
Marrone chiude con un commento positivo sulla squadra bianconera: