PRIMA SQUADRA
LIVE – Assemblea degli azionisti: le parole di Agnelli e Nedved
All’Allianz Stadium si tiene l’Assemblea degli Azionisti della Juventus per la nomina del nuovo Consiglio d’Amministrazione. Oggi comincia una nuova era in casa bianconera dopo quella guidata da Andrea Agnelli conclusasi ieri.
Lo stesso ex presidente bianconero ha tenuto una conferenza stampa di saluto.
Agnelli ha aperto il discorso con il ricordo di Castano e Vialli, chiedendo un minuto di silenzio: “Nel corridoio dei ragazzi ci sono le foto dei capitani della Juventus. Negli ultimi giorni abbiamo perso due capitani Castano e Vialli”.
Poi ha passato la parola a Pavel Nedved: “Saluto e ringrazio tutti voi. Un percorso durato 20 anni: ero giovane calciatore e sono diventato dirigente di mezza età. Nel 2001 mi sono adattato alla nuova realtà grazie alla fiducia del dottor Umberto e donna Allegra. Grazie a loro ho capito l’importanza di questo club. Un onore poterlo rappresentare. In campo o dietro una scrivania. Quando nel 2010 mi hanno chiesto di entrare nel cda, ogni giorno ho potuto imparare qualcosa e dare il mio contributo. Da vice presidente è stato un lavoro quotidiano fatto di incontri e discussioni ma soprattutto passione. Senza la passione non ce l’avrei mai fatta. Alla fine grazie a lei presidente, grazie a te per l’amicizia anche fuori dal lavoro, penso alle partite del giovedì dove si è rafforzata la nostra unione. So quanto ami la Juventus e quanti sacrifici hai fatto è stato un onore stare al tuo fianco”.
Agnelli ha continuato: “Non posso e non voglio nascondere l’emozione che mi anima. Si chiude un capitolo della storia della Juventus. In questo momento facciamo fatica a leggerlo. Per dare un senso alla mia attività, il mio lavoro è sempre stato quello di indicare il contesto e le strategie. Quando parliamo di calcio in realtà parliamo di industria di intrattenimento cioè da 750 miliardi, gaming, sport, teatri. Il calcio è un’industria da 43 miliardi. Quali sono le soluzioni più idonee per la nostra industria? Siamo una media company, i contenuiti sono strategici. Abbiamo carenze di governance”.
Ancora Agnelli sulla Juve: “Queste sono le operazioni degli ultimi anni: Chelsea ceduto per 3 miliardi, il Milan per 1 miliardo, il 47% dell’Atalanta ceduto. Fa riflettere chi sono gli acquirenti di queste società. Fondi sovrani, consorzi, fondi privati. In serie A abbiamo ricevuto offerte per la cessione di una percentuale della Lega. Siamo partiti dal City che ha 11 club e vediamo Red Bull o Red Birds o 777. E’ un nuovo fenomeno con multi club ownship. L’interesse per il calcio è più vivo che mai. Io non penso che queste persone siano delle ONG. Ci deve essere interesse forte di investitori. Ma non c’è risposta dei nostri regolatori che non colgono differenze tra gioco e industria”.
“I club hanno il rischio imprenditoriale – continua l’ex presidente –. C’è disaffezione nei tifosi, anche in serie C come ha scritto Ghirelli. La mia proposta era la creazione di un sistema di leghe con promozioni e retrocessioni nelle competizioni europee, con una simbiosi con i tornei nazionali. Dal 1929 a oggi hanno giocato in serie A solo 68 squadre e alcune per pochissimo. Un sistema aperto a tutti basato su meriti sportivi: sono proposte fatte nel 2019. Questa analisi rimane valida ancora oggi”.
Sulla UEFA: “Se io avessi voluto mantenere una posizione privilegiata da presidente Eca non avrei preso le decisioni che ho preso. Il calcio europeo ha bisogno di riforme strutturali, altrimenti avremo un declino a favore della Premier League che dominerà. I regolatori attuali non hanno intenzione di sentire i problemi dell’industria calcio. Sono in una posizione di monopolio. Auspicio è che la Corte europea riconosca l’abuso di posizione dominante della Uefa”.
Sui risultati sportivi: “La prima squadra, la Juventus Women e soprattutto la Next Gen con la Coppa Italia, stanno dando il loro frutto con inserimento talenti in prima squadra. Si può ambire ad avere il 50% della prima squadra che arriva dal settore giovanile in 5 anni, mantenendo competitività”.
Conclude parlando del suo futuro: “L’ultima parte di questo discorso è personale. Avendo chiuso una parte della mia vita così importante, la mia volontà è trovare una pagina bianca davanti da poter riaggredire e affrontare con passione, evidentemente dopo un periodo di vacanza. È stata una mia decisione, personale, con le assemblee (Exor e Stellantis) che presiedo, farò un passo indietro. L’ho fatto d’accordo con John Elkann, con il quale il rapporto è solidissimo. Una decisione in accordo con John Elkann, con Ajay Banga e Carlos Tavares. Voglio affrontare il futuro con una pagina bianca, lo reputo indispensabile per avere una libertà di pensiero per affrontare questa nuova parte. Non vedo l’ora di iniziare questo nuovo capitolo della mia vita. Fino alla fine”.
Fonte: gianlucadimarzio.com