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PRIMA SQUADRA

Perché l’instant team della Juventus ha fallito

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La Juventus – proprio perché ha creato un instant team in estate – più di ogni altra squadra quest’anno sarebbe stata giudicata dai risultati. Quest’anno soprattutto le difficoltà legate ai risultati di squadra sarebbero venute a galla molto in fretta, perchè ben 50% della stagione si sarebbe disputato entro la prima settimana di novembre.

Eccoci qui dunque a tirare le somme di una prima metà di stagione che vede i bianconeri totalmente indietro in campionato e usciti dalla Champions League ai gironi.

juventus milik maglia gol annullato

Proprio riguardo l’eliminazione dalla Champions, una ammissione di colpe per una volta sarebbe forse il passo ideale da compiere. Senza cercare scuse negli infortuni, nella squadra troppo giovane scesa in campo, nel fatturato, nel bilancio, nel fatto che il Benfica sia una squadra forte, perché il Benfica è forte ma non vale la Juventus.

Juventus, il fallimento dell’instant team

La verità, purtroppo, è che la Vecchia Signora una squadra che gode e si bea di un passato che non c’è più. Che non c’è adesso. E con lei il suo tecnico. Il fallimento viene proprio dall’aver costruito una squadra per vincere tutto e subito, con mancanza di progettualità e lungimiranza, come analizzato molto bene da Marco Conterio su TMW.

Soprattutto per quanto concerne il mercato, si è passati negli anni da una Signora che non sbagliava un colpo a una Juventus capace di sbagliare anche quando prende giocatori come Pogba e Di Maria.

Il progetto instant team varato in estate – e in contrapposizione col progetto giovani – non ha dato i suoi frutti per vari motivi. Presi giocatori forti sì, ma cronicamente infortunati per via della strategia del risparmio, a sua volta causata dal profondo e sanguinoso buco nel bilancio.

Tra i senatori rimasti in rosa, Bonucci e Cuadrado si sono rivelati un problema più che un aiuto. Bonucci non è un trascinatore, perché riesce a dare il meglio di sé solo quando viene “trascinato”. La prima stagione senza avere accanto Chiellini sta portando a galla questa sua caratteristica.

Ma, cosa ancor più palese, l’abbandono di Chiellini arriva in concomitanza con delle prestazioni che fisicamente sembrano mostrare come il corpo non risponda più alla mente in maniera efficiente come succedeva fino a qualche stagione fa. In poche parole, Bonucci sembra essere “arrivato” fisicamente, logorato da mille battaglie.

Parlando di giocatori logorati da mille battaglie, sembra essere anche il caso di Cuadrado. Il colombiano ha sempre avuto uno stile di gioco per sua natura mille volte più logorante (a lungo andare) di quello di un difensore centrale, e ora i nodi vengono tutti al pettine, con un fisico che anche nel suo caso non è più dotato dell’esplosività e dell’atleticismo di cui il suo stile di gioco necessita. Sicuramente Cuadrado e Bonucci ci stanno mettendo il cuore, ma purtroppo quello non basta. Bisognerebbe sapere quando fermarsi.

C’è l’instant team, quindi non abbiamo bisogno di rifondare… vero?

juventus vlahovic

La Juventus ha malattie molto radicate e profonde. Come Bonucci cade sotto ai colpi di un ambiente depresso, così Dusan Vlahovic si rivela non essere (ancora) in grado di prendere la squadra per mano e trascinarla alla vittoria con le sue giocate, essendo in totale balia degli eventi piuttosto che in controllo di essi. Pogba, Chiesa, (anche Di Maria). E’ giusto,ovviamente, far presente che l’assenza prolungata di giocatori così importanti ha dato il colpo di grazia.

Ma bisogna anche far presente che Allegri non ha trovato alcun piano B alla loro assenza, quando ci si aspettava proprio da lui una svolta. Perché lui è l’allenatore del 4312 della stagione 14/15, del 4231 della stagione 16/17, e di mille altre invenzioni tattiche vincenti. Perché quindi, il tecnico non riesce più a fare scelte forti come in passato prendendo in mano la squadra?

La cosa più “scioccante è che lo scouting della Juventus è vincente, funziona, ma non viene usato. Miretti, Fagioli, Iling Junior sono gli astri nascenti di questa Juventus capaci di stupire in Champions League e in Serie A.

Jonas Rouhi può essere la soluzione del futuro. Ma perché non del presente? Perché, se la Juventus non ha avuto a lungo giocatori capaci di saltare l’uomo con le assenze di Angel Di Maria e di Federico Chiesa, ha preferito cambiare modulo anziché lanciare Matias Soulé? Per non parlare del talento cristallino di Kenan Yildiz.

Che ci sia un problema in difesa sembra quasi irrilevante ammetterlo. Dean Huijsen, classe 2005, è considerato in tutta Europa tra i migliori interpreti del ruolo. Troppo presto? Troppo acerbo? Meglio riadattare giocatori in ruoli non suoi, meglio puntare su Rugani e Gatti?

juventus iling junior

Ma soprattutto, perché non si è rifondato? Ricordate cosa successe dopo la finale di Berlino? Via i mostri sacri della squadra, dentro tutti under 28 che avrebbero poi fatto la storia della Juve negli anni a seguire.

Via Tevez, Vidal, Pirlo, Llorente, Coman. Dentro Dybala, Mandzukic, Cuadrado, Khedira, A. Sandro. Più altri gregari venduti e altri gregari acquistati. Rifondazione totale. Pilastri partiti e giocatori forti e under 28 capaci di dare contestualmente un presente e un futuro.

Ovviamente fu una scelta molto rischiosa, e anche campioni assoluti come Khedira e Mandzukic pagarono un periodo di adattamenteo, così come Dybala. Ma la scelta fu tanto rischiosa quanto forte, e si rivelò vincente.

Questa estate invece, di scelte forti non ne è stata fatta nessuna, tranne sostituire De Ligt con Bremer. Si è puntato a prendere giocatori fisicamente non affidabili pur di poter spendere zero euro, o pur di spendere il meno possibile (Paredes) anziché affondare colpi di cui si era presentatala possibilità ma che erano un pochino più costosi (Thomas Partey, che ora sta vivendo la sua miglior stagione all’Arsenal).

Mancanza di rifondazione. Mancanza di progettualità e lungimiranza. L’aver puntato su giocatori fisicamente non affidabili. L’aver trattenuto senatori ormai “arrivati”. Mancanza di trascinatori. Mancanza di scelte forti e rischiose in dirigenza. Allenatore che non riesce a prendere in mano la squadra una volta per tutte. Infortuni cronici. Queste tutte le cause che hanno portato la Juventus al fallimento dell’instant team.

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