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PRIMA SQUADRA

Juventus, l’inizio a Udine fa ben sperare. Ma una rondine non fa primavera

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Chiesa   Vlahovic

Pronti via, subito una staffilata di Chiesa a bucare la porta di Silvestri. Poi è arrivata la firma di Dusan Vlahovic, che riparte come meglio non poteva dopo la difficile stagione passata. Infine ci ha messo la zucca anche Rabiot. Un risultato e una prestazione complessiva che lasciano buone sensazioni. Tuttavia va ricordata una cosa: siamo solo ad agosto.

Finalmente una Juventus convincente…

Erano almeno due anni che non si vedeva una Vecchia Signora così cattiva e arrabbiata. Sarà a causa della stagione 22/23? Chi lo sa, ciò che importa è che la Juventus è riuscita a coniugare gioco e risultato. Una Juventus dal baricentro alto che andava subito alla ricerca del pressing sui giocatori dell’Udinese e che accettava anche l’uno contro uno. Un passo in avanti rispetto alla stagione precedente. In fase di possesso si è vista un’identità di gioco. Le accelerazioni di Cambiaso e Weah (sopratutto il primo), i movimenti senza palla di Rabiot e le imbucate di Locatelli e gli strappi di Federico Chiesa hanno fatto il resto. Anche a livello difensivo la prestazione è stata buona. L’Udinese ha creato nel secondo tempo dopo 45′ in apnea, ma quei tentativi sono stati sventati da Szczęsny e quando la Juventus aveva mollato un po’ la presa.

Ma è solo la prima gara della stagione

I primi novanta minuti dell’annata sono stati archiviati. Tutto bello, Chiesa e Vlahovic sono tornati, Rabiot ha segnato nuovamente, il gioco si è visto e anche i giovani si sono messi in vista. Ma bisogna ricordare che siamo solo ad agosto e il calcio d’agosto equivale ad una amore estivo sotto l’ombrellone. Ora è obbligatorio trovare continuità di rendimento con questa nuova Juventus e non cambiare strategia ai primi venti contrari, alle prime incertezze oppure al primo risultato negativo. Dopo anni di continui cambiamenti c’è bisogno di stabilità, sia a livello societario che a livello sportivo. Gli incidenti di percorso ci sono e ci saranno, ma non devono modificare in modo drastico questa Juventus, che sembra aver ritrovato una nuova vitalità dopo due anni di assoluta mediocrità sotto tutti i punti di vista.

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