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Da Henry a Suarez, chi è Damien Comolli: il dirigente che può rivoluzionare la Juve

Juventus, quarta in campionato ma insoddisfatta: si prepara una svolta in dirigenza. Comolli sarà il nuovo DG, incerto il futuro di Giuntoli.

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La Juventus torna in Champions League ma non può dirsi soddisfatta della stagione. Il quarto posto in campionato ha evitato il disastro, ma le cocenti delusioni in Europa, Coppa Italia e Supercoppa hanno lasciato una profonda insoddisfazione. Proprio per questo, la proprietà bianconera starebbe valutando una profonda ristrutturazione dell’area dirigenziale.

In bilico resta il futuro di Cristiano Giuntoli, attuale direttore sportivo. Nel frattempo, però, sembra ormai prossimo l’arrivo di Damien Comolli, 53 anni, francese, ex presidente del Tolosa, pronto a entrare come Direttore Generale “alla Marotta”, figura intermedia tra l’area sportiva (ora nelle mani di Giorgio Chiellini) e l’amministratore delegato Maurizio Scanavino. Il recente addio di Francesco Calvo apre infatti spazio a una nuova architettura gestionale a Torino.

Una carriera da globetrotter del calcio

Damien Comolli ha alle spalle una carriera lunga e poliedrica. Nato a Béziers nel 1972, inizia come tecnico del settore giovanile del Monaco, per poi passare nel 1996 all’Arsenal, dove sotto la guida di Arsène Wenger diventa responsabile scouting. Dopo otto anni in Inghilterra torna in Francia come Direttore Sportivo del Saint-Étienne, intervallando questa esperienza con un importante incarico al Tottenham, dove avrà pieni poteri su mercato e area tecnica.

Dal 2010 al 2012 è DS del Liverpool, in un periodo di profonda ricostruzione dei Reds. Dopo esperienze da consulente in Premier League e un passaggio al Fenerbahçe, approda al Tolosa, dove dal 2020 ricopre il ruolo di presidente sotto la proprietà RedBird. In Francia riporta il club in Ligue 1 e conquista la Coppa di Francia 2023, valorizzando una gestione innovativa e centrata sui dati.

Da Henry a Suarez: i colpi firmati Comolli

Tra i meriti di Comolli c’è una lunga lista di intuizioni vincenti sul mercato. All’Arsenal è tra gli artefici degli arrivi di Henry, Pires e Wiltord, mentre al Tottenham porta Luka Modric e Gareth Bale. Al Liverpool, invece, firma gli acquisti di Luis Suarez e Jordan Henderson. Una visione internazionale e anticipatrice, che ha spesso saputo individuare i talenti prima della concorrenza.

Moneyball e analisi dei dati: la sua filosofia

Comolli è tra i massimi sostenitori del modello “Moneyball”, cioè la scelta dei giocatori tramite l’analisi statistica avanzata. Una strategia consolidata al Tolosa, dove ha integrato scouting e algoritmi per costruire squadre sostenibili e competitive. La sua esperienza come allenatore gli consente di dialogare in profondità anche con lo staff tecnico, mentre la capacità diplomatica lo rende efficace con proprietà e media.

Una Juventus in cerca di equilibrio

La Juventus cerca una nuova rotta. In attesa di capire se Giuntoli resterà alla guida sportiva del club, l’arrivo di Comolli potrebbe segnare una svolta. L’ex difensore Chiellini, sempre più centrale, riceverà un ruolo di primo piano nell’organigramma, mentre Comolli si occuperà della supervisione e del coordinamento, in linea con quanto fatto da Marotta negli anni d’oro.

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