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PRIMA SQUADRA

Il lampo di Locatelli aiuta la Juventus, ma la squadra fatica a creare

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Lo squillo di Locatelli e la deviazione di Krunic risultano decisive per una Juventus al massimo dell’allegrismo per sbancare San Siro e tornare a vincere una sfida diretta con il Milan. La vittoria contro i rossoneri mancava addirittura dalla stagione 20/21, 1-3 il risultato finale firmato da un doppio Chiesa e da McKennie. I bianconeri ora sono terzi in classifica e restano aggrappati al treno scudetto. Vittoria del gruppo, anche se l’attacco fatica terribilmente.

Il gruppo, l’arma principale della Juventus

Tatticamente la partita è stata la seguente. Il Milan pronto all’arma bianca, affidandosi sopratutto a Leao (anche troppo), con la Juventus attendista e pronta ad attivare Moise Kean con i lanci lunghi. I rossoneri giocano di più, ma oltre al tentativo di Giroud sventato con un colpo di reni meraviglioso di Szczęsny, non creano molto. Merito del buon lavoro difensivo dei bianconeri e del sacrificio di diversi elementi. Questo potrebbe essere il punto di forza della Juventus in questa stagione. In assenza di un impianto di gioco riconoscibile, che continua ad essere il vero capo d’imputazione per questa squadra, il gruppo potrebbe fare la differenza.

La squadra però fatica ad attaccare

L’espulsione di Thiaw è il vero punto di svolta della gara. I bianconeri sono immediatamente pericolosi con Kean. Poi però nel secondo tempo, almeno per i primi dieci minuti, la squadra lascia il controllo al Milan. A tratti sembra Madama a giocare con l’uomo in meno e le azioni offensive spesso si scontravano con la cronica lentezza del possesso palla. Solo un episodio come quello di Locatelli poteva sbloccare la gara e anche le successive azioni sono nate più dagli episodi che da una costruzione ragionata dell’azione. Inconcepibile poi non aver chiuso la pratica con il secondo gol, vuoi per Mirante e vuoi anche per un atteggiamento a tratti rinunciatario.

Molto probabilmente sarà questo l’andamento della Juventus nel corso della stagione. Dopo Sassuolo Allegri sembra aver fatto marcia indietro e optato nuovamente per la compattezza e la sicurezza al posto di quella squadra vista fino alla sfida con la Lazio. Con l’impegno settimanale e senza la variabile coppe europee potrebbe anche bastare per traghettare la Juventus verso la fine della stagione con un piazzamento in Champions. Per lo scudetto, visto anche come gioca l’Inter, serve invece molto di più.

Collaborazioni: Juventus Planet.
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