PRIMA SQUADRA
Il fallimento europeo della Juve insieme a Gianni Balzarini: recap della puntata sul nostro canale Twitch
Nel corso del consueto appuntamento settimanale con “Notti Europee”, sul nostro canale Twitch, è venuto nuovamente a trovarci Gianni Balzarini.
Non poteva mancare, ovviamente, l’ampio spazio dedicato alla debacle portoghese della Juve, che definitivamente saluta la Champions League perdendo di misura sul campo di un Benfica decisamente più forte (se non sulla carta quanto meno sul campo).
Ancora una volta sono mancati gioco, risultato, carattere e spirito di gruppo ai bianconeri. Il Benfica, per almeno settantacinque minuti, ha fatto sì che il risultato non fosse mai in discussione, salvo poi rischiare qualcosa (forse anche più di qualcosa) soltanto nel momento in cui Allegri, forse non avendo veramente più nulla da perdere, ha gettato nella mischia Milik (autore dell’ennesima marcatura), Soulè e soprattutto Iling Jr. Quest’ultimo, in particolare, ha messo in campo non solo personalità ma anche giocate in grado di cambiare quasi completamente il match, rendendosi protagonista di spunti e sgroppate sull’out di sinistra tali da riaprire un match fino a quel punto, come detto, mai in bilico. Situazioni, queste, mai create prima dalla Juventus nel corso della gara e che forse avrebbero potuto mettere in difficoltà i portoghesi ben prima di quell’ormai tardivo momento, non facendo quindi altro che aumentare i rimpianti (perché se è vero che il Benfica ha dominato la maggior parte della gara, è altrettanto vero che i limiti in fase difensiva dei lusitani erano decisamente da sfruttare meglio).
Tante le riflessioni. Secondo Allegri non si tratterebbe di un fallimento ma, forse, non sembra crederci nemmeno lui: appare, questo, più un chiaro intento di non catapultare i suoi ragazzi in un baratro psicologico ancor più profondo di quello attuale, considerando che siamo appena alle porte di Novembre e che la stagione è di fatto tutta da giocare (e da riscattare).
Ma il processo, oggettivamente lecito, non può limitarsi solo e sempre all’allenatore ed alla rosa, considerando le evidenti responsabilità anche della proprietà e del management. Si è già detto, nel nostro precedente articolo, di Di Maria e dei vari infortuni dei componenti più importanti della rosa, ma lasciano perplessi anche il rendimento di Bremer (pagato tanto ma ancora in fase di ambientamento, considerando inoltre il passaggio non semplice da una sponda all’altra della città della Mole ed i conseguenti diversi obiettivi di classifica di bianconeri e granata, con tutto il rispetto per il Toro), l’involuzione di due senatori quali Bonucci e Cuadrado (per entrambi incide, e non poco forse, anche il discorso anagrafico?) ed il discorso legato ai prestiti di Cambiaso (che potrebbe però far rientro alla base già a Gennaio, come anticipato anche da Balzarini) e Luca Pellegrini; i due italiani, infatti, avrebbero potuto garantire sulle corsie esterne quella freschezza e quella gamba che ai vari Sandro e De Sciglio sembrano mancare, sia per caratteristiche che per rendimento dell’ultimo periodo.
Insomma: appare ovvio che indicare un solo colpevole non servirebbe a nulla, piangersi addosso ancor meno. La strada è in salita? Certo. Alcuni obiettivi sono ormai andati? Vero anche questo. Bisogna però in qualche modo ripartire e serve farlo in fretta, anche se questo dalle parti della Continassa lo sanno bene tutti ora, nessuno escluso. Gli impegni prima della sosta, due su tutti quelli contro Psg ed Inter, dovranno essere il trampolino di lancio del “nuovo” corso e non diventare, invece, la pietra tombale di una stagione finora complicatissima. Proprio la pausa per il Mondiale, in questo senso, può solo far bene alla Juventus.