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Gabriel Magalhaes: ecco perché la Juve in estate tenterà l’assalto

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Non è chiaro se si tratta di un ritorno di fiamma o se la fiamma non si sia mai spenta. Il comparto Scouting juventino aveva già scelto Gabriel Magalhaes come possibile rinforzo.

Lo scouting bianconero ha fatto un lavoro meticoloso soprattutto sui difensori centrali, trovatisi davanti al momento difficile che si sapeva da anni sarebbe prima o poi dovuto accadere: trovare i sostituti di Barzagli, Bonucci, Chiellini.

Emblematiche le parole del Presidente Agnelli qualche anno fa, quando proprio a proposito della BBC disse “ce li godiamo, il problema sarà quando dovremo sosttìituirli“.

Gabriel Magalhaes è un nome di Tognozzi

Vi siete mai chiesti come funziona la scelta di un determinato nome da parte di un direttore sportivo? Raramente si seguono le dinamiche “alla FIFA” secondo la logica del “prendo il giocatore più forte“.

Gli osservatori ricevono direttive sul tipo di giocatore da visionare e selezionare, poi passano una rosa di nomi al loro capo osservatore, in genere una decina di nomi.

A quel punto il capo osservatore restringe il range a 5 nomi, dopo di ché passa i nomi al direttore sportivo (con tutti i dossier annessi, schede tecniche, statistiche, informazioni varie).

Gabriel Magalhaes

Il direttore sportivo poi decide quali nomi trattare, riducendo ulteriormente la lista. Nel caso della Juventus, però, tra il capo osservatore e il direttore sportivo c’è un passaggio intermedio: lo scouting manager. Si tratta proprio di Tognozzi, che come Cherubini è alla Juventus dal 2013.

E’ stato Tognozzi a fare il nome di Gabriel Magalhaes, che era uno dei 3 “sopravvissuti” della lista di difensori, insieme a Benoit Badiashile e Gleison Bremer.

Tognozzi si è subito innamorato di Gabriel Magalhaes, spingendo per l’acquisto che poi non si è concretizzato. Il fatto che non si sia concretizzato, però, non significa che la pista si sia abbandonata definitivamente.

Le perplessità su Gabriel Magalhaes

Nella lista di nomi, Gabriel Magalhaes era di poco sotto a Bremer. Coetanei e connazionali. Entrambi brasiliani, entrambi classe 97. Per Gabriel, però, paradossalmente la perplessità principale era la squadra di provenienza, nonostante giochi in una squadra di Premier League, dal blasone nettamente più importante rispetto al Torino.

Durante gli anni l’Arsenal si è distinto per uno scouting eccellente sì, ma non di certo per prestazioni o trofei. Alla Juventus, come sappiamo, viene data la priorità ai trofei e alla concretezza.

La “paura” era quella che un giocatore come il brasiliano potesse patire il salto dal’Arsenal alla Juventus, dove non ti viene perdonato nulla. Questa perplessità è stata spazzata via ormai insieme ad ogni ragionevole dubbio, vista la stagione strepitosa disputata fin’ora dall’Arsenal di Arteta (e di Gabriel).

Un’altra perplessità erano gli infortuni. Infortuni non frequenti, ma uno storico infortuni che recita un infortunio al ginocchio che lo ha costretto fuori dal campo per diverso tempo.

Problema che sembra essere d’un tratto superato, così come tutti i problemi cronici che l’Arsenal si portava dietro da più di un decennio. Sarà un periodo fortunato o il pupillo di Tognozzi è davvero il campione dipinto dal reparto scouting?

La difficoltà di sostituire la BBC (e De Ligt)

Difensore di piede sinistro, alto 1 metro a 90 cm. Il difensore mancino che si cercava da diverso tempo per sostituire Chiellini. Sostituire Barzagli e Chiellini è stato talmente difficile che ancora non ci si è riusciti, ecco perché si sta cercando di individuare un giocatore giovane da affiancare a Bremer e che sia in grado di reggere le competizioni ad alti livelli.

Nonostante il recente rinnovo fino al 2027, se Gabriel si dovesse confermare fondamentale per l’Arsenal e addirittura arrivare a vincere la Premier League quest’anno, allora le possibilità (già alte) di un accelerata Juve sul giocatore aumenterebbero.

Bonucci sembra confermare il suo trend di dare il meglio di sé da “trascinato” e non da trascinatore, fornendo le migliori prestazioni con accanto Barzagli, Chiellini, De Ligt. Gatti troppo inesperto. Rugani inadeguato.

Gabriel Magalhaes potrebbe essere il giocatore da affiancare a Bremer e ad un eventuale altro difensore (N’dicka?) per completare del tutto il cambio pelle della difesa bianconera, creando un nuovo, giovane, solido e dinamico trio e mettendo finalmente in panchina un Bonucci logorato da mille battaglie.

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