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Danilo: “La Juventus è il club più importante della mia vita. Buffon il mio idolo, Agnelli mi ha insegnato molto”

Danilo si confessa a Globo: “La Juventus è il club della mia vita. Buffon il mio idolo, Agnelli un maestro. L’addio? Molto difficile da affrontare”.

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Danilo è tornato a parlare della sua esperienza alla Juventus in una lunga intervista rilasciata al media brasiliano Globo, ripercorrendo momenti chiave della sua carriera, i legami costruiti a Torino e il recente addio che ha segnato profondamente la sua vita professionale e personale.

“La Juventus è il club più importante della mia vita”

Il difensore brasiliano non ha nascosto il suo affetto per i colori bianconeri:
“Per ovvie ragioni, da professionista ti affezioni ad altri mondi e ad altre maglie. Certamente, il club più importante della mia vita è la Juventus, non l’ho mai nascosto. Per tutto quello che ho vissuto lì, per il club, la città e la storia”.

Danilo ha spiegato come il Flamengo, squadra del cuore dell’infanzia, sia tornato nei suoi pensieri solo grazie alla crescita del club e al momento particolare vissuto alla Juve negli ultimi mesi in bianconero. Una scelta emotiva, influenzata anche dalla famiglia: “A un certo punto ho chiamato mio fratello e lui mi ha detto: ‘Amico, sai già cosa vuoi. Mi chiami, ma sai già dove vuoi andare’”.

Gli insegnamenti di Agnelli e il rapporto speciale con Buffon

Tra le persone che più lo hanno influenzato, Danilo ha citato due figure cardine della storia recente juventina: Andrea Agnelli e Gigi Buffon.

Sul presidente:
“Agnelli mi ha insegnato molto su come si può essere professionisti, vivere per il proprio club con amore, passione e dedizione”.

Su Buffon, parole ancora più profonde:
“È il mio idolo. Il suo modo di essere, umile e autentico, è un esempio. Ogni volta che ho bisogno di un consiglio lo chiamo. Una volta, prima della finale di Coppa Italia contro l’Atalanta, mi mandò un messaggio audio: quando l’ho ascoltato mi ha fatto venire la pelle d’oca. Era tutto ciò di cui avevo bisogno”.

L’addio alla Juve: “È stato molto difficile”

Non sono mancati momenti emotivi nel racconto del difensore, soprattutto quando ha ricordato l’addio di Alex Sandro, suo grande amico e compagno di una vita:
“Quando Alex se n’è andato ho pianto. È sempre stato il mio equilibrio, la mia controparte. Ho pensato: ‘Come vivrò senza Alex?’”.

Sulla sua separazione dalla Juventus:
“Il modo in cui me ne sono andato è stato molto difficile. Ma parliamo di persone, non dell’istituzione. Alla Juve sono cresciuti i miei figli, lì mi sono ritrovato come uomo e come atleta”.

Danilo ha spiegato di aver portato con sé un forte senso di responsabilità, quasi di “peso” per l’addio, ma tutto è cambiato quando ha rivisto i compagni negli Stati Uniti:
“Il mio cuore si è confortato. Mi ha detto che avevo fatto un buon lavoro”.

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