PRIMA SQUADRA
Como-Juve, Thiago Motta: “Mercato? Contento di chi c’era e di chi è arrivato. Cambiaso è sempre voluto rimanere…”
Thiago Motta presenta Como-Juve: «Sfida complicata, servirà concentrazione. La squadra cresce, conta la continuità. Kolo Muani? Scelta condivisa».

Dopo il successo contro l’Empoli, la Juventus torna in campo per affrontare il Como nella trasferta del Sinigaglia. L’obiettivo è dare continuità ai risultati e presentarsi al meglio alla sfida di Champions League contro il PSV Eindhoven. Alla vigilia del match contro il Como di domani, Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa analizzando le insidie della gara e lo stato della squadra.
Como-Juve: «Partita complicata, come sempre dovremo avere la massima concentrazione per fare una grande prestazione. Il Como ha grande ambizione, come il suo allenatore, e lo ha dimostrato anche nell’ultimo mercato. Ha messo in difficoltà squadre importanti come Milan, Atalanta e Roma. Dovremo fare una grande partita domani».
L’esclusione di Alberto Costa dalla lista UEFA: «Ho parlato con Alberto, gli ho spiegato la situazione e lo ha accettato perfettamente. Ovviamente avrebbe voluto partecipare, ma non è stato possibile. Siamo molto contenti del suo lavoro e di ciò che fa in allenamento. È arrivato con grande fame, si impegna ogni giorno e vuole dimostrare il suo valore. È giovane e ha grandi qualità, quando arriverà la sua opportunità sarà pronto a coglierla».
Soddisfazione per il mercato: «Sono contento e orgoglioso di tutti i miei ragazzi, sia di chi c’era prima che di chi è arrivato. Siamo un gruppo con i nostri obiettivi, valori e ambizioni. Lavoriamo per raggiungere i nostri traguardi».
La scelta tra Vlahovic e Kolo Muani: «Non è così semplice scegliere tra uno e l’altro. La cosa più importante è il collettivo. Sono due giocatori di altissimo livello e quando sarà il momento giusto giocheranno insieme. Altrimenti, uno partirà titolare e l’altro entrerà a gara in corso. Ci saranno anche partite in cui nessuno dei due sarà in campo dall’inizio. Le scelte verranno fatte in base a ciò che è meglio per la squadra».
Il percorso della Juventus: «Dal primo minuto abbiamo capito cosa significa essere alla Juventus. A volte non abbiamo ottenuto il risultato che cercavamo, pur giocando bene. Ora siamo concentrati sulla sfida contro il Como, una squadra che si è rinforzata molto e gioca bene con un allenatore ambizioso. Dobbiamo essere pronti a competere giocando ogni tre giorni. Dopo il Como avremo il PSV, poi l’Inter e di nuovo il PSV. Dobbiamo recuperare energie fisiche e mentali per affrontare ogni partita al meglio».
L’importanza dei difensori mancini come Kelly e Renato Veiga: «Al di là del piede, sono giocatori tecnicamente bravi e possono giocare insieme. Per le loro caratteristiche daranno tanto alla squadra».
Cambiaso e il suo recupero: «Sono felice che sia rimasto alla Juventus, ha sempre avuto questa idea. Per domani non sarà disponibile, speriamo possa tornare presto per aiutare la squadra al 100%».
L’atteggiamento di Vlahovic: «Sono molto contento di lui. L’atteggiamento e l’attitudine devono essere un esempio per tutti. Si allena sempre bene e accetta le decisioni. Il nostro è un lavoro collettivo, non individuale, e lui sta facendo un ottimo lavoro con il gruppo».
Come uscire dai momenti difficili: «Il momento migliore è quando si vince. Questi ragazzi stanno dando tutto, hanno un impegno massimo e lasciano tutto sul campo. A volte il risultato non è arrivato, fa parte del calcio. Domani abbiamo un’altra grande opportunità per dimostrare il nostro valore».
Il Barcellona e il legame con Fàbregas: «Ho vissuto tanti anni a Barcellona, dai 16 ai 25. Anche Fàbregas è cresciuto lì. Il Como è una squadra ambiziosa, quando gioca con le grandi va sempre in avanti. Questo è un merito del loro allenatore, che sta dimostrando di essere molto preparato».
Gli errori contro l’Empoli: «Abbiamo fatto tante cose bene nel primo tempo. Gli errori fanno parte del gioco, nessuno vuole sbagliare davanti a 40.000 persone. La cosa importante è la reazione agli errori. Alcuni giocatori possono subire lo sbaglio e nascondersi, altri crescono. L’importante è affrontare le difficoltà nel modo giusto».
Quanto è cambiata la Juve rispetto all’andata: «Tante cose sono cambiate, e molte in meglio. La squadra è cresciuta, ha migliorato diversi aspetti del gioco. Abbiamo perso alcuni giocatori e ne abbiamo recuperati altri. La nostra voglia e ambizione restano le stesse».
La scelta di prendere Kolo Muani: «È stata una scelta condivisa. Sapevamo che un giocatore così avrebbe alzato il livello della squadra. Sta dimostrando il suo valore, ma può ancora dare tanto».
Come cambia l’attacco con Kolo Muani e Vlahovic: «Dobbiamo attaccare lateralmente quando l’avversario si chiude centralmente. I centrocampisti devono muoversi alle spalle dei difensori per creare pericoli. Vlahovic e Kolo Muani devono attaccare l’area e finalizzare, ma anche contribuire in fase difensiva. Devono rientrare, aiutare i compagni e pressare dopo la perdita del pallone».
Le dirette concorrenti per la Champions si sono rinforzate: «È uno stimolo in più. Tante squadre si sono rinforzate a gennaio, come succede ogni anno. Noi abbiamo cercato giocatori che potessero migliorare la squadra. La chiave è alzare il livello in allenamento per competere con chiunque».
Cosa manca ancora alla Juventus: «Non è la mia Juve, è la nostra Juve. Stiamo costruendo una squadra che è cambiata molto dall’inizio della stagione. La crescita è continua, non cerchiamo la perfezione, ma la continuità nei risultati. Questo è ciò che conta per restare in alto».
