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Capello: “Adesso la Juventus deve pregare San Gasp. Ora i giocatori si buttano e sperano nel Var”

Fabio Capello: “Juventus appesa a San Gasp, paga l’ingenuità di Kalulu. Ma continuo ad avere fiducia”

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Fabio Capello, intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, ha commentato con toni decisi il pareggio tra Juventus e Lazio, concentrandosi in particolare sull’espulsione di Kalulu e sulle ripercussioni in chiave Champions League.

“Adesso la Juventus deve pregare San Gasp per qualificarsi in Champions”, ha detto l’ex allenatore, riferendosi alla speranza che l’Atalanta di Gian Piero Gasperini possa frenare la Roma nello scontro diretto di Bergamo. “Se Ranieri fa il colpo a Bergamo, diventa quarto da solo a due giornate dalla fine. Peccato per la Juventus, che paga l’ingenuità di Kalulu. La partita è stata rovinata dall’espulsione di Kalulu”.

Capello ha analizzato anche l’andamento della gara, sottolineando un buon avvio dei bianconeri: “La Juventus è partita tonica e convinta, aveva creato diversi pericoli alla Lazio. I bianconeri pagano il gesto stupido di Kalulu. Ma ormai i giocatori si buttano per terra e sperano nel Var, che purtroppo spesso li premia. In Inghilterra non lo avrebbero preso nemmeno in considerazione questo episodio”.

Sul rosso al difensore francese, Capello è stato netto: “Ha cambiato la gara e alla fine l’assedio della Lazio è stato premiato con il pareggio di Vecino al 96’. A Kalulu cosa vuoi dire… Lo sa anche lui che ha combinato una stupidaggine. Senza quella sciocchezza penso che la Juventus avrebbe vinto”.

L’ex tecnico si è comunque detto soddisfatto dell’atteggiamento della squadra guidata da Igor Tudor: “Mi era piaciuta la squadra di Tudor fino a quel momento: convinta ed equilibrata. I cambi li ho trovati sensati, niente di strano. Giusto mettere Gatti nel finale per difendere l’area e sfruttare i suoi centimetri. Il fatto che poi sia stato coinvolto nell’azione del pari è un altro discorso, ma la scelta l’ho trovata giusta. Oltretutto a fine partita ho sentito Tudor scusarsi con Conceição e Adzic”.

La corsa Champions, ora, non è più nelle mani dei bianconeri: “La Juventus non dipende più da se stessa, deve sperare nell’Atalanta di San Gasperini contro i giallorossi. Se la Roma non dovesse vincere a Bergamo, continuo ad aver fiducia nella Juventus per il quarto posto: all’Olimpico l’ho vista bene. La squadra di Tudor deve superare in fretta la bruciatura del gol di Vecino al 96’”.

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