PRIMA SQUADRA
Allegri in conferenza: “Ci sono poche spiegazioni da dare, dopo il 2-1 era finita. Sui fischi…”
Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri si presenta dopo la gara persa allo Stadium, contro il Benfica, in conferenza stampa.
Cosa ha perso la Juventus per strada dopo l’inizio?
“Ci sono poche spiegazioni da dare. Dopo il 2-1 era finita, la gara era in mano loro, eravamo crollati a livello psicologico. Serve solo lavorare, fare un passo alla volta, il calcio ti dà sempre la possibilità di fare cose nuove. Ora c’è la possibilità del campionato, ma questi momenti capitano nel calcio, serve affrontare tutto con lucidità e serenità sapendo che non possiamo perdere due gare di Champions una dopo l’altra”.
Come si motivano i giocatori?
“Motivi ce ne sono tanti, adesso cercare i problemi, parlarne, non ha senso. Serve una soluzione velocemente: è il momento più difficile in Champions, è la prima volta in dieci anni che ci capita. La Champions è complicata, inutile dire che c’è ancora la matematica. Ora c’è il Monza poi spiegazioni. La gara è andata così, serve pensare a quel che bisogna fare“.
C’è qualcosa in comune con le altre gare?
“Ai ragazzi non ho da rimproverare assolutamente niente anche se tutti dobbiamo fare qualcosa in più. Non strafare ma fare. Domenica sera avevamo sprecato energie nervose, ci sono tanti assenti, giocatori che hanno giocato otto gare di seguito. Stare qui. Che spiegazioni devo dare? Abbiamo perso due gare di Champions, c’è solo da lavorare“.
Si sente più parte del problema o della soluzione?
“Della soluzione. Perché devo trovare una soluzione“.
Su Di Maria e il cambio con Milik:
“Ha fatto mezzo allenamento con la squadra, e poi ho tolto Milik, mettendo Di Maria che non era in condizione, ho dovuto togliere una punta. Milik mi pareva più stanco di Vlahovic e ho messo un centrocampista in più”.
Che ne pensa dei fischi?
“I fischi sono giusti ma il pubblico è stato bravo perché ci ha sostenuto fino alla fine. Ci possiamo risollevare solo noi col lavoro”.
Si è già confrontato con la dirigenza?
“No, assolutamente”.
Si aspettava tutte queste difficoltà quando ha scelto la Juventus?
“Sapevo che sarebbe servito tempo per costruire. Purtroppo non credevo di perdere due gare di fila in Champions ma dopo nove anni di fila è difficile vincere. L’importante è restare in Champions, non è tutto compromesso ma meno si parla e meglio è”.
Fonte: TMW