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Allegri a Sky Sport: “Kean non meritava il cambio. Ho un debole per Yildiz. Vincere non è semplice”

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Allegri

Il tecnico bianconero Massimiliano Allegri, ha commentato Juventus-Verona ai microfoni di Sky Sport. Le sue dichiarazioni: “E’ stato un sorriso perchè il calcio è micidiale, hai 95 minuti per vincerla, crei tanto e ti annullano due gol. Poi segni dopo aver preso il palo… La squadra fino alla fine ha creduto in questa vittoria, questa era la cosa più importante. Szczesny non affretta il rinvio, Miretti la mette giù e apre su Gatti. In un minuto si fanno due azioni, i ragazzi sono stati molto ludici”.

Su Kean: Non meritava il cambio, ma non era la sua serata dopo i gol annullati e ho detto “Tiriamolo fuori”. Ha fatto una bella partita. Sono molto contento di lui, è un giocatore diverso anche a livello mentale, può ancora migliorare”.

Sulla classifica: Si guarda perchè di dietro abbiamo preso dei punti momentaneamente. Guardiamo il quinto posto. Vederci ora in testa è una soddisfazione per i ragazzi, stasera di chi era in campo solo tre erano stati in testa prima di oggi. Il gruppo ci ha messo cuore, tecnica e ordine. Sono partite più solide a livello mentale ed è un ben segno”.

Sui calciatori lanciati: “Kean è migliorato e cresciuto molto, fa parte di una crescita mentale e tecnica. Sta lavorando molto, ringrazio lo staff che si dedica al miglioramento dei singoli. Ho un debole per Yildiz e lo sapete, oggi è stato svelto ed è andato oltre la palla di Milik. Miretti ha fatto una bella partita tecnicamente, quando vedo i giocatori che fintano… Anche Huijsen e Iling hanno qualità. Abbiamo una rosa di giocatori seri che capiscono i loro limiti e andiamo oltre. Poi c’è Nicolussi, Nonge che ultimamente viene con noi ma deve migliorare la fase difensiva. La Juve in questi 10 anni ha lavorato bene ed è merito del settore giovanile, su questo si deve continuare senza perdere equilibrio. Un giorno i giovani sembrano fenomeni, l’altro vi sembrano in down. Non dimentichiamo poi Fagioli, un altro che farà una grande carriera”.

Juve operaria:A noi piace molto questa definizione. Il calcio è uno sport maschio, si va in campo e bisogna lottare e giocare bene tecnicamente. La gente si entusiasma per questo, ma è nel DNA della Juve vincere così tramite lotta e sofferenza. Questa per noi è una qualità da portare avanti nel giocare le partite. Vincere non è semplice”.

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