Zufferli sotto i riflettori: la direzione dell’arbitro in Juventus-Lecce fa discutere

In Juventus-Lecce, anticipo di Serie A allo Stadium, a finire nel mirino non sono stati solo i giocatori, ma anche l’arbitro Andrea Zufferli. Il direttore di gara di Udine ha adottato un metro piuttosto permissivo, ammonendo un solo giocatore – Tete Morente – e lasciando correre molti contatti, ma una decisione in particolare ha sollevato forti proteste da parte del Lecce.

L’episodio chiave: il contatto tra Veiga e Krstovic

Al 31’ del primo tempo, Krstovic entra in area e ingaggia un corpo a corpo con Renato Veiga. Il difensore bianconero lo trattiene vistosamente per la maglia, ma il montenegrino riesce comunque a prendere posizione e poi finisce giù. L’arbitro, però, fischia fallo in attacco, tra lo stupore generale dei salentini e le proteste veementi del tecnico Giampaolo, che nel post-partita non ha nascosto il suo disappunto.

La moviola di Marelli: “Era meglio non fischiare nulla”

Intervenuto a DAZN, Luca Marelli ha analizzato l’episodio: “Vediamo solo la trattenuta di Veiga, ma anche la maglia del difensore è molto tirata. L’errore non è stato quello di non assegnare il rigore, ma in questo caso non doveva essere assegnato nulla, nemmeno la punizione per la Juve, perché entrambi si sono aiutati. Sarebbe stato meglio non fischiare nulla”.

Secondo Marelli, quindi, fischiare il fallo in attacco ha danneggiato Krstovic tanto quanto fischiare un rigore avrebbe penalizzato Veiga.

Calvarese più critico: “Decisione ingiustificabile”

Diversa la posizione dell’ex arbitro Gianpaolo Calvarese, che sul suo sito personale ha scritto: “Veiga trattiene per la maglia Krstovic in maniera reiterata. Il montenegrino riesce comunque a mettersi davanti e poi va giù. Il fischio di Zufferli (che era distante) per fallo in attacco è ingiustificabile: Krstovic ha solo cercato di divincolarsi”.