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Juventus, Tiago Djalò è già a Torino: dubbi sul suo futuro, cessione o conferma?

Tiago Djalò ha fatto rientro a Torino: il giocatore svolgerà le visite mediche, poi toccherà alla società bianconera prendere una decisione: cessione o conferma?

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Tiago Djalò e la Juventus: una storia che aveva promesso molto, ma che rischia di finire nel silenzio. Arrivato a Torino nel gennaio 2024 dal Lille, a pochi mesi dalla scadenza del contratto, il difensore portoghese era stato strappato alla concorrenza (su tutte l’Inter, che lo seguiva da tempo), come un investimento per il futuro. Reduce da un grave infortunio al ginocchio, la Juve aveva deciso di scommettere su di lui, consapevole che ci sarebbe voluto tempo per rivederlo al top.

Quel tempo, però, non ha portato i risultati sperati. In tutta la sua esperienza in bianconero, Djalò è sceso in campo una sola volta, per appena sedici minuti, nell’ultima gara della scorsa stagione contro la Roma, sotto la guida di Paolo Montero. Un’apparizione fugace, più simbolica che concreta.

Con l’arrivo di Thiago Motta, le speranze di un rilancio sono subito evaporate. Il nuovo tecnico non lo ha ritenuto parte del progetto e la società ha scelto di mandarlo in prestito al Porto. Anche in Portogallo, però, le cose non sono andate come previsto: poco spazio, nessun impatto reale, e ora un rientro a Torino che sa più di punto interrogativo che di opportunità.

Tiago Djalo: la Juve lo mette in vendita

Djalò si aggregherà al gruppo per il raduno del 24 luglio, ora sotto la guida di Igor Tudor, ma il suo futuro sembra segnato. Il contratto con la Juve scade nel 2026, con opzione fino al 2028, ma appare difficile che il club intenda prolungare. Ad oggi, nessuna offerta concreta è arrivata sul tavolo ai bianconeri. Il difensore si ritrova inserito nella lista degli esuberi, insieme ad altri nomi come Arthur e Facundo González.

Resta da capire se arriverà qualche apertura dal mercato nelle prossime settimane. La Juventus è al lavoro per trovargli una nuova sistemazione, ma la mancanza di minuti e le incognite fisiche non facilitano le cose. Per Djalò, il tempo stringe: serve una svolta, un’occasione per rimettersi in gioco e provare a riaccendere una carriera che, finora, è rimasta ai margini.

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