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Superlega: UEFA costretta a togliere le sanzioni ai 3 club

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L’edizione odierna di Tuttosport oggi dirama importantissime novità sulla Superlega. L’UEFA infatti, ha tolto le sanzioni che erano state disposte nei confronti di Juventus, Real Madrid e Barcellona. La versione ufficiale vede l’UEFA togliere le sanzioni di propria spontanea volontà, ma non è affatto così. Vediamo perché.

Superlega, l’incontro tra UEFA e Reichart

Gli ultimi importanti sviluppi partono dall’incontro avvenuto questo lunedì tra il CEO di A22 (società a capo della Superlega) e il presidente UEFA Alexandar Ceferin. Come vi avevamo raccontato nei giorni scorsi, le idee delle due fazioni erano agli antipodi.

Un summit al quale non hanno partecipato soltanto Ceferin e Reichart, ma una larghissima rappresentanza delle istituzioni calcistiche d’Elìte, tra cui Nasser Al-Khelaifi, Javier Tebas, Karl-Hein Rummenigge, Ronan Evain (rappresentante dei tifosi), Jonas Baer-Hoffmann (FifPro).

I temi del summit UEFA – Superlega

AnyConv.com  Superlega UEFA
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Le due fazioni hanno discusso di ciò che A22 definisce ”il fallimento delle competizioni per club nel raggiungere il suo massimo potenziale”, ovvero di governance e policy delle competizioni europee.

Altri temi sono stati: carenza totale di controlli finanziari adeguati, prezzi troppo esosi e inaccessibili per il tifoso medio, investimenti necessari per il calcio femminile, infrastrutture e solidarietà.

A22 espone la sua volontà di portare avanti competizioni che si basino sul merito sportivo e su un ruolo fondamentale delle leghe nazionali, complementare per un nuovo format della Superlega.

Nel comunicato, Reighart spiega poi che “la libertà di parola e di scambio di idee sono diritti fondamentali e A22 porterà avanti con ogni sforzo le sue idee per riformare il calcio, basandosi sui punti di vista di proprietà, tifosi, giocatori, leghe, istituzioni e tutte le altre parti coinvolte“.

Le parole di Reichart

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E’ stato positivo incontrare la UEFA -spiega il CEO di A22 Sports dopo il summit di Nyon-, siamo contenti che abbiano accettato il nostro invito a uno scambio aperto. E’ un segnale per club e tifosi in Europa che c’è bisogno di una discussione e questo è importante anche laddove sembra difficile. Continuerà il mio impegno con club e proprietà nei prossimi mesi.

I lavori portati avanti in questo periodo raccontano che c’è necessità di cambiamento e di idee concrete. Dal meeting veniamo via con l’impressione che lo status quo sia soddisfacente per la UEFA, posizione confermata da quello che è l’operator dominante per le competizioni di calcio sin dal 1955.

Una struttura di monopolio che adesso è soggetta a revisione da parte della Corte di Giustizia della UEFA e ci si attende una decisione per la primavera del 2023

Le parole di Florentino Perez

Florentino Perez SUPERLEGA UEFA

L’edizione odierna di tuttosport riporta le parole di Florentino Perez sugli sviluppi della vicenda Superlega – UEFA. Il presidente del Real Madrid inoltre si pronuncia sulla sua visione riguardo il futuro del calcio europeo.

“È una domanda che potrebbe richiedere una lunga risposta. Ma proverò a semplificare il concetto: negli ultimi vent’anni è arrivata una nuova generazione e il mondo è cambiato, tutto è cambiato nelle nostre vite, il calcio quindi non può non adeguarsi.

Il calcio è l’unico sport veramente universale e globale, non possiamo permettere che altri sport che sono più organizzati e orientati al cambiamento e alla modernità possano sfruttare questo per togliere al calcio questa situazione di privilegio.

Sto lavorando, come i miei predecessori e quelli ancora prima, per adeguarmi ai tempi che vivo: non possiamo consentire che i giovani amino sempre di meno il calcio perché le partite che offriamo sono meno attraenti e coinvolgenti.

Non possiamo permetterlo, dobbiamo riflettere tutti insieme e dare ai giovani, che rappresentano il futuro, anche del calcio, quello che loro si aspettano da noi. Stiamo lavorando a questo e lotterò con tutta la mia forza perché il calcio non perda la sua posizione”.

L’esito del summit

Riguardo all’esito di questo summit, la guerra di comunicati che ne è conseguita non lascia pensare affatto ad un esito pacifico. A22 Sport ha emesso un comunicato ma subito dopo la UEFA ne ha emesso un altro in totale contrapposizione al precedente della controparte, e con toni durissimi scrivendo di star chiedendosi addirittura se “si riferiscano llo stesso meeting.

ft agnelli florentino SUPERLEGA UEFA
ft agnelli florentino

Le altre persone a cui si riferisce Reichert -scrive la UEFA-, non sono burocrati ma gli stakeholders del calcio europeo, rappresentanti di club, giocatori, leghe e tifosi, persone che vivono il calcio giorno dopo giorno e non riconoscerlo è irrispettoso.

Se c’è qualcosa da portarsi dietro da oggi, è che tutto il calcio si oppone a questo piano oscuro come comunicato in precedenza. Il calcio europeo si è dimostrato costantemente aperto al cambiamento ma deve esseer per il bene del gioco e non di pochi club“.

Ancora UEFA su Nyon e sulla Superlega

“A22 voleva dialogare e ci siamo concessi due ore e mezza per farlo e ogni partecipante ha rigettato il loro approccio. Come ha detto la Football Supporters’ Association, gli UK hanno avuto altrettanti Primi Ministri negli ultimi due mesi quanti A22 sostenitori dei loro piani. Hanno detto di non rappresentare i tre club rimanenti (Juventus, Real Madrid, Barcellona).

Hanno rifiutato di definire il loro nuovo approccio. Dicono di volere dialogo ma non hanno avuto niente da dire. Domani è il vero tempo del dialogo, con la Convention per il Futuro del Calcio Europeo a Nyon.

Associazioni Nazioanli, club, leghe, allenatori, giocatori, tifosi, agenti, amministratori, arriveranno per discutere dei veri temi del gioco, non spendendo e perdendo tempo a indulgere banchieri e dirigenti di marketing e le loro idee che mettono a rischio il gioco più bello del mondo”.

Il passo avanti a favore della Superlega

Per Tuttosport c’è un passo avanti da non sottovalutare: la UEFA ha assicurato che non ci saranno più sanzioni verso quei soggetti che discutono di un futuro alternativo per il calcio.

Questo cambio di rotta si spiega con la necessità di offrire un volto meno autoritario, stile monopolista, alla luce della causa in corso presso la Corte di Giustizia Europea tra Superlega e Uefa proprio per verificare se c’è o meno una posizione di monopolio e abuso di posizione di dominio dell’UEFA.

L’UEFA non ha quindi ritirato le sanzioni in un improvviso atto di “magnanimità”, ma lo ha fatto perché ha paura che questa faccenda le si possa ritorcere contro.

Se la corte di giustizia europea dovesse pronunciarsi a favore della superlega dichiarando il monopolio UEFA, allora A22, Agnelli, Perez e tutti gli altri coinvolti avrebbero la vittoria in pugno.

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