PRIMA SQUADRA
Sinisa Mihajlovic, uno juventino mancato
Libero ripercorre la storia di Sinisa Mihajlovic da allenatore, ricordando anche come l’ex allenatore del Bologna fu vicino a sedersi sulla panchina della Juventus.
Di seguito il virgolettato del quotidiano e una nostra ricostruzione. Mihajlovic è sempre stato uno dei nomi non solo preferiti, ma anche più vicini umanamente e per amicizia ad Andrea Agnelli.
Sinisa Mihajlovic, il ricordo di Libero
“La Juventus lo adocchiò per il dopo Antonio Conte, per poi preferirgli Max Allegri. Non ebbe successo alla guida della nazionale della Serbia e stabilì un curioso recordquandovenne chiamato ad allenare lo Sporting di Lisbona: nove giorni di panchina e, poi, un brusco addio per accordi non onorati da parte del club lusitano. Mai fare una cosa simile a un serbo di scena. Una stretta di mano vale di più di un contratto per gente come Sinisa, avrebbero dovuto saperlo nella terra del fado.”
Sinisa Mihajlovic, la Juventus era nel destino
È risaputo ormai, come rivelato da tantissimi addetti ai lavori vicini al mondo Juve, che Sinisa Mihajlovic fu vicinissimo alla Juventus per ben 3 volte.
La prima volta era il 2014, quando fu Marotta poi a decidere di portare a Torino Max Allegri. Nel 2019 poi, a ciclo Allegri finito Mihajlovic per volontà di Agnelli era praticamente il nuovo allenatore della Juventus.
Risale a quella stagione però la volontà di Andrea Agnelli di passare a una nuova politica, quella delle deleghe: a Paratici era delegata l’Area Sport.
Ecco perché proprio Paratici decise di ribaltare la decisione del presidente, portando a Torino Sarri. L’anno dopo poi Mihajlovic restò nel range di 5 nomi degli allenatori per il post Sarri, ma questa volta fu proprio il Presidente a decidere di dare priorità al cuore, riportando alla Juventus Max Allegri. Sinisa Mihajlovic, un grande campione con la Juve nel destino. È stato però proprio il destino ad essere beffardo.