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Salaroli (ag.): “Operazione Weah grandiosa dal punto di vista economico e tecnico. Su David…”

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Weah

Sebastiano Salaroli, intermediario italiano a cui si deve dare merito per la trattativa che ha portato Timothy Weah alla Juventus, è stato intervistato dalla redazione di TuttoJuve.com, facendo trapelare qualche dettaglio sull’operazione di mercato. Ecco le parole dell’agente:

Il suo ruolo nella trattativa Weah?

“Lavoro tanto sulla Francia, per cui la Juve era a conoscenza dell’aiuto che avrei potuto dare in questa vicenda. I bianconeri, che già da qualche tempo erano entrati nell’ottica di sostituire Cuadrado, hanno individuato in Tim un profilo che rispecchiava le loro esigenze. Lui è molto duttile, può giocare in più ruoli, e come il colombiano è bravo in entrambe le fasi. Poi è molto disciplinato, visto che nell’ultimo anno al Lille è stato impiegato anche come quinto. E’ stata una cosa naturale, se vogliamo”

La trattativa non si è risolta proprio in tempi brevi?

“Esatto, non è stato un blitz. Posso dire che la trattativa non è durata solo qualche giorno, visto che la Juventus lo ha seguito per tutta la stagione”

Qual è il suo giudizio sull’operazione conclusa dalla Juventus?

“E’ stata una grandissima operazione, sia dal punto di vista tecnico che economico. Il ragazzo, chiaramente, dovrà dimostrare tutto il suo valore in Italia, ma seppur in scadenza è stato pagato un buon prezzo. E la Juventus, così, è riuscita a trovare un’efficace soluzione in quella zona di campo”

Che cosa ha convinto Weah ad accettare la Juventus?

“C’erano anche altri club su di lui. La situazione contrattuale era molto interessante, ma per lui non è stato così difficile prendere una decisione. Il blasone della Juventus è molto attraente, così come lo è l’attuale progetto. E in più credo ci sia stata anche un’importante influenza dal punto di vista familiare (il padre George è tifoso Juve ndr)”

Si aspetta che in Italia possa riuscire a trovare quella continuità che è mancata negli scorsi anni?

“Se parliamo a livello di club è un conto, a livello di nazionale un altro. Il Ct degli Stati Uniti lo utilizza come esterno d’attacco e in quella posizione è sempre molto incisivo, ma è chiaro che dipenderà molto dalle richieste che farà mister Allegri dal punto di vista tattico. Per un giocatore offensivo le aspettative in fase offensiva sono sempre alte, ma bisognerà tener conto di che cosa gli si chiederà. Lui comunque nel suo repertorio ha il gol e l’assist, in questo potrà essere d’aiuto alla Juve. Tim non è una star, dovrà fare il suo percorso come è giusto che sia”.

C’è un calciatore che consiglieresti più di tutti alla Juve e alle squadre italiane?

“Ci sono molti giocatori forti in Francia, è logico che alcuni di loro vengano accostati anche alla Juventus. Mikautadze? E’ forte, le qualità le ha, ma l’eventuale salto dalla Ligue 2 alla Juventus sarebbe molto importante. In proiezione futura, è un attaccante che potrebbe venir fuori. Chi mi ha impressionato quest’anno è Loïs Openda del Lens, ma il suo percorso potrebbe già stato esser delineato da quel che leggo. Poteva, a mio avviso, far comodo a tante squadre italiane”

Jonathan David… Lui sarebbe un ottimo profilo per la Juventus?

“Sì, per me sarebbe già pronto. Senza ombra di dubbio”

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