CALCIOMERCATO
Sabatini: “Rabiot? Era della Roma. De Zerbi? Geniale. E su Tudor e i gioielli della Juve…”
Sabatini a tutto campo: “Rabiot? Era della Roma. De Zerbi? Geniale. E su Tudor e i gioielli della Juve…”

Walter Sabatini torna a parlare senza filtri. In un’intervista fiume concessa a Tuttosport, l’ex direttore sportivo di Roma e Lazio si racconta tra ricordi, rimpianti e opinioni forti sui protagonisti del calcio italiano, toccando temi che vanno dal mancato arrivo di Adrien Rabiot nella Capitale, alla crescita della Juventus sotto la guida di Igor Tudor, passando per l’ammirazione nei confronti di Roberto De Zerbi e alcuni giovani talenti bianconeri.
Il rimpianto Rabiot
Uno dei passaggi più toccanti dell’intervista riguarda Adrien Rabiot, oggi pilastro del centrocampo della Juventus:
“Tra i miei rammarichi più grandi c’è Rabiot: era tutto fatto perché firmasse con la Roma. Poi ci fu una piccola incomprensione con la madre e crollò tutto. Adrien è un professionista serissimo: nella capitale sarebbe stato felice, avrebbe dato spettacolo. Ci penso ancora adesso”, ha raccontato Sabatini.
De Zerbi e Inzaghi: due maniaci del gioco
Grande stima anche per Roberto De Zerbi, oggi tecnico del Brighton, e Simone Inzaghi, attuale allenatore dell’Inter:
“Roberto è maniacale nell’organizzazione del gioco. Un po’ come Simone Inzaghi: anche lui è straordinario, gli auguro tutto il bene del mondo. Prima di andare all’Inter è stato molto sottovalutato. Non capirò mai il perché…”, ha dichiarato il dirigente, sottolineando l’evoluzione tattica e il valore umano dei due allenatori.
Le prime mosse di Tudor alla Juventus
Su Igor Tudor, subentrato sulla panchina bianconera, Sabatini ha espresso un giudizio sospeso ma fiducioso:
“Igor ha la stazza e il carisma giusti per poter allenare una squadra come la Juventus. Le sue idee calcistiche non mi sono ancora chiare al 100%, ma ha avuto meno tempo rispetto ai colleghi per mostrarcele. Quel che è certo è che i bianconeri, dal suo arrivo, hanno reagito. C’è stato un cambio di marcia netto. Non tanto nel gioco, quanto nell’attitudine al sacrificio mostrata dai giocatori.”
I talenti bianconeri che fanno impazzire Sabatini
Infine, il dirigente ha indicato i giovani che vorrebbe sempre nella sua squadra, con un occhio di riguardo per il talento puro:
“Nella mia squadra vorrei sempre uno come Yildiz. Poi stravedo per Cambiaso e Conceiçao: l’azzurro è giovane eppure interpreta ogni ruolo con una calma e un’abnegazione che si è soliti vedere nei 35enni; Chico mi piace tantissimo: quando sterza ti manda in fibrillazione, brucia l’erba sotto di sé. Non vedo perché la Juve non dovrebbe riscattarlo. In un’epoca in cui per fare la superiorità numerica sei costretto a mettere in atto 200 schemi, avere un giocatore così – che te la crea con due dribbling – è una manna dal cielo…”
