PRIMA SQUADRA
Ronaldo-Juve, è scontro per i 19,5 milioni: la posizione del club. La carta segreta torna in ballo
Ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che venga approvato il bilancio 2022-23 da parte della Juventus: il Cda previsto nei giorni scorsi, infatti, è stato rimandato ai primi di ottobre. Tra i motivi principali, come sostiene La Gazzetta dello Sport, ci sarebbe anche la causa di Cristiano Ronaldo.
Il portoghese pretende i 19,5 milioni di euro della seconda manovra stipendi. CR7 rinunciò a quattro mensilità per aiutare il club in periodo complicato dalla pandemia Covid. Secondo il suo pool di avvocati, la Juve avrebbe comunque garantito al giocatore il pagamento differito di quegli stipendi sotto forma di bonus o incentivo all’esodo in cado si cessione a un’altra squadra. Eventualità che emergerebbe anche dagli atti della Procura di Torino.
La società torinese, invece, sostiene che non vi siano pendenze in essere con Ronaldo. Le due parti se la vedranno al Collegio arbitrale della FIGC. Il nodo cruciale sarà rappresentanto dall’interpretazione dell’incentivo all’esodo garantito dalla Juve a Cristiano al momento in cui si trasferì al Manchester United. Può essere considerato una liberatoria? Per il club bianconero sì, mentre il calciatore ritiene di no perché non ci sarebbe nessun riferimento alla rinuncia ai 19,5 milioni.
I legali del portoghese, tra i documenti presentati, hanno annesso pure la cosiddetta “carta Ronaldo”, firmata dall’allora dirigente bianconero, Fabio Paratici, ma non da Cristiano: sarebbe una delle prove dell’impegno della Juve al pagamento. Per i legali della Signora, invece, tale “side letter” non avrebbe valore legale e non attesterebbe alcun accordo, mancando i moduli federali. Per la controparte, però, fu proprio la Juve a non fornire tali moduli a Cristiano, per questioni riguardanti il bilancio di allora.