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Ravezzani su Moggi: tutti gli arbitri assolti, come funzionava la cupola? Galliani incontrava Collina al ristorante…

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Moggi

Fabio Ravezzani su Moggi per il sito l’Arena del Calcio si esprime riguardo calciopoli, assolvendo Moggi e mettendo in luce fatti – già noti ma che i più fanno finta di non sapere – riguardo Milan e Inter.

Ricordiamo ai lettori che non è mai stata trovata una telefonata in cui Moggi chiedesse ad un arbitro (direttamente o indirettamente) di ricevere favori in campo per la Juventus.

Al contrario sono state trovare telefonate molto chiare in cui prima Facchetti parla con Rodomonti (avrebbe arbitrato il derby poche ore dopo) e Bergamo (designatore arbitrale dell’epoca). Subito dopo Bergamo chiama Rodomonti e gli dice chiaramente:

“Nel dubbio favorisci l’Inter. Non favorire la Juve”.

Bergamo all’arbitro Rodomonti poche ore prima di Inter-Juve

Ravezzani su Moggi: nessun arbitro colpevole, e la cupola?

Juve e Calciopoli? Certamente in quel periodo c’era stato in inquinamento di rapporti tra dirigenti e vertici arbitrali. Ricordiamo che poi alla fine di tutte le indagini approfondite che erano state fatte, nessun arbitro a parte De Santis – che poi ha rinunciato al ricorso e se l’è cavata per decorrenza di termini – nessun arbitro era risultato colpevole”. Il giornalista di Teelombardia ci tiene a ricordare inoltre che “non si erano trovati i soldi e non c’è stato nessuno in grado di dire che un arbitro avesse veramente condizionato l’esito di quelle partite”.

Fabio Ravezzani su Moggi, Galliani e Collina

Ricordiamo che proprio nel pieno dell’inchiesta Calciopoli, ci fu l’incredibile vicenda di Pierluigi Collina. Collina nelle intercettazioni telefoniche, combinava un incontro segreto nel ristorante di Meani, che era l’addetto agli arbitri del Milan il quale aveva degli ottimi rapporti – com’è giusto che sia – con mezza classe arbitrale, combinava un incontro segreto con Adriano Galliani, presidente di Lega e amministratore delegato del Milan, per discutere della sua promozione a designatore”.

Basta questo, secondo Ravezzani “per capire come i confini del lecito e dell’illecito, dell’opportuno e dell’inopportuno, siano davvero molto labili a quell’epoca (…). La Juventus nel rapporto con gli arbitri era probabilmente più avanti degli altri, ma è stato il club più penalizzato”.

Moggi: la verità alla fine è emersa, ho presentato ricorso a Strasburgo

Dopo l’intervista di Ravezzani su Moggi, anche l’ex direttore generale bianconero si esprime ai microfoni di Arena Calcio. “La verità alla fine è emersa“ così parla l’ex direttore generale della Juventus ai microfoni di Arena: “Tu hai scritto che anche i dirigenti di quella Juve avevano colpe, come tutti. Ma i processi hanno stabilito che non ci fu una sola partita truccata attribuibile alla Juventus. Io non ho mai chiesto di “mettere Collina”. Non ho mai fatto lobbing con gli arbitri come ha scritto un tribunale di Milano di Facchetti“.

Sul famoso sorteggio presunto “taroccato” e sul fatto che l’assenza di Gianni e Umberto Agnelli sia stata decisiva, invece, Moggi aggiunge:

“Nessuno ha potuto chiarire come mai dal Tribunale di Napoli sparirono i filmati del chiacchierato sorteggio, che erano prove dell’accusa, tra l’altro” ha commentato l’ex dirigente bianconero, che ha poi continuato: Quel sorteggio non era taroccato. A Napoli misero dei fermo immagini per sostenere le tesi di Narducci.

moggi ravezzani su moggi

La Juve fu mandata in Serie B con penalizzazione perché questa fu la richiesta dell’avvocato Zaccone che difendeva la Juventus. La mia opinione è che se Gianni e Umberto Agnelli, ma anche l’avvocato Chiusanofossero stati in vitala Juventus non sarebbe stata distrutta, come accadde”.

Moggi inoltre spiega come anche lui, come l’altro membro della Triade Antonio Giraudo, si sia rivolto al tribunale di Strasburgo che ha accettato di discutere il suo ricorso. Anche io mi sono rivolto a quel tribunale…” ha rivelato Moggi, che ha poi aggiunto: “Non mi piace parlarne. Ho presentato ricorso due anni prima lo facesse Berlusconi. E il Tribunale ha accettato di discutere il mio caso. Sono in attesa di conoscere la data della discussione”.

Moggi
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