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Ravanelli: “Mi aspettavo la chiamata della Juventus, non mi nascondo. Greenwood pratica un altro sport”

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ft Ravanelli

Fabrizio Ravanelli ha rilasciato un’intervista al Foglio in cui ha raccontato la sua nuova esperienza al Marsiglia, dove è consigliere principale dell’OM. L’ex attaccante della Juventus ha toccato vari temi tra cui la decisione dei bianconeri di non richiamarlo. Le sue parole:Rammarico? Sì, non voglio nascondermi dietro a un dito. Mi aspettavo che arrivasse una chiamata per chiedermi di rientrare all’interno di una società che è stata la mia vita, la mia squadra del cuore. Cosa che è successa con Longoria che mi ha aperto la sua porta principale. Quando non c’è, sono io a rappresentare lui e il Marsiglia. È fantastico, un sogno così l’avevo solo vissuto il primo giorno alla Juve”.

SU GREENWOOD: Greenwood pratica un altro sport. Non capisco come i grandi club se lo siano lasciati scappare. Come il Manchester United l’abbia ceduto al Getafe, la squadra con cui l’anno scorso è esploso. Ha un pregio: su 10 tiri, 9 sono gol ed uno viene salvato dal portiere”.

CONTE AL NAPOLI, SCELTA GIUSTA? “No, secondo me ha preso un rischio grossissimo, non l’avrei mai fatto. So che Antonio non può vivere senza calcio. Ma conoscendolo bene so anche quello che pretende da una società e dai giocatori. Sarà difficile portare avanti il suo progetto a Napoli. Se ci riuscirà, sarà un miracolo. Faccio fatica a pensarlo, ma glielo auguro, uno come lui potrebbe pure farcela”.

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