PRIMA SQUADRA
Rabiot: “Non so se resto alla Juve, queste prestazioni mi aiutano per andare altrove”
Adrien Rabiot è in scadenza di contratto con la Juventus ed ha ammesso alla stampa italiana che un grande Mondiale potrebbe aprirgli prospettive di mercato nuove, anche sul piano economico. Le sue parole riprese da La Repubblica.
Rabiot, la scossa alla Francia l’avete data lei, Giroud e Théo. Possiamo dire che il vostro successo è un po’ merito dell’Italia?
“Certo che potete dirlo, perché è vero. Sono contento per me e anche per aver aiutato Olivier a eguagliare il record di gol di Thierry Henry”.
È stato lei ad aver tirato la Francia fuori da guai: avete avuto paura, dopo il vantaggio australiano e l’ennesimo infortunio, quello di Lucas Hernandez?
“Sì, ci portavamo dietro della negatività fin da quando si sono fatti male Pogba e Kanté, e poi tutti gli altri. All’inizio eravamo un po’ scossi, ma siamo riusciti a non farci prendere dal panico. Non è stato facile giocare in queste condizioni, ma siamo forti e soprattutto siamo in tanti ad esserlo: è questo che ha fatto la differenza”.
Lei nel 2018 non c’era perché si rifiutò di fare la riserva. Che significato ha questo debutto?
“Cominciare con un gol e un assist è come un sogno”.
Quanto è servita a voi tre “italiani l’esperienza in A?
“Non posso parlare per Théo e Giroud, ma per me sì. È servita tantissimo perché con la vostra attenzione alla tattica ho imparato un sacco di cose e le sto mettendo in pratica. A centrocampo abbiamo accusato assenze importanti ma abbiamo dimostrato che non ci potete sottostimare: anche noi abbiamo un potenziale e delle qualità”.
Deschamps e Allegri hanno qualcosa in comune?
“Non sul lavoro di campo. Nella gestione degli uomini forse sì”.
Resterà alla Juve?
“Non lo so ancora e non è il momento di parlarne”.
Più si mette in luce più è possibile che se ne vada, giusto?
“Senza dubbio queste prestazioni mi aiutano per andare altrove, ma anche per parlare con la Juve. Ma adesso il mio focus è sul Mondiale”.