Prof. Bava: “Per il bilancio alla Juve conviene Rabiot. Non è necessario cedere un big. La strategia…”

Intervistato da Tuttosport, Fabrizio Bava, professore ordinario di Economia aziendale all’Università di Torino, ha parlato degli effetti economici sul calciomercato della Juventus tra ingressi e uscite. Le sue parole: “Giuntoli potrà spendere in base a come riuscirà a vendere, il mercato dovrà essere finanziato dalle cessioni. Questo perché la perdita nel prossimo bilancio sarà pesante, causa esclusione dalle Coppe nella passata stagione. Per proseguire la sostenibilità finanziaria e continuare sull’obiettivo dell’utile nella stagione 2026/2027, sarà necessario contenere ammortamenti e ingaggi”.

Su Rabiot: ”Il francese ha il vantaggio di essere un parametro zero e di e beneficiare degli sconti del Decreto Crescita. Rispetto al suo rinnovo, anche se ha un ingaggio importante, potrebbe essere difficile trovare un sostituto dello stesso valore tecnico e meno costoso. Vlahovic? E’ un’eredità onerosa del passato, tra ingaggio e ammortamento. Essendo però giovane può crescere ancora”.

Cessione di un big: “Non è necessario, ma Giuntoli rispetto alla programmazione dovrà considerare di la vendita di almeno un elemento pesante a livello economico. Tra questi Vlahovic, Chiesa e Bremer, ma anche giocatori meno fondamentali in chiave futura come Szczesny, Kean, Milik, Kostic e McKennie, senza dimenticare Arthur. Per esempio cedere un giovane come Soulè significherebbe fare una plusvalenza, ma per le esigenze necessarie meglio dare via un calciatore tipo il portiere polacco per quanto riguarda il conto economico”.

Strategia: “Considerata l’esigenza di una rosa più ampia, Giuntoli in generale dovrà limitare l’acquisto di giocatori con prezzo elevato, meglio parametri zero o ragazzi della Next Gen. Alla fine del mercato, il totale di ingaggi e ammortamenti dovrà essere ridotto. Indice di liquidità? Direi che la questione è stata risolta. La Juve ha estinto il bond e terminato l’aumento di capitale nei primi mesi dell’anno. La soglia dell’indicatore sarà stata certamente rispettata al 31 marzo scorso, data di riferimento per il mercato estivo”.