PRIMA SQUADRA
Presentazione Morata: “Pirlo? Vederlo allenatore della Juve mi ha fatto un bellissimo effetto”
Conferenza stampa Morata: le parole del nuovo attaccante della Juventus:
IL RITORNO – «Grazie a tutti di essere venuti. E’ molto bello essere qua un’altra volta, dopo un percorso che penso mi abbia fatto migliorare da persona e da calciatore. Siamo andati via in 2 e torniamo in 5. Sono migliore in tutti i sensi e sono felice».
LA TRATTATIVA – «E’ così che va il mondo del calcio. Sapete come vanno le cose e ora sono felice di essere qui. Non ho passato momenti belli nel corso della carriera ma sono al momento giusto nel posto giusto. So cosa devo fare per non rivivere certi momenti, il passato è il passato, questa è l’opportunità della mia vita».
PIRLO – «Vederlo allenatore della Juve mi ha fatto un bellissimo effetto. E’ quello di cui ha bisogno la Juventus, sono contento di essere qui con lui. Mi ha già impressionato per la gestione del gruppo dopo due soli allenamenti, credo sia perfetto per la Juve. Sa come trattare il gruppo e sa come giocare bene con la palla».
L’ATTACCO E IL RUOLO – «Io mi sento pronto, altrimenti non sarei venuto. C’è tanta scelta in attacco. Io devo lavorare e mettermi al servizio della squadra. Devo aiutare i miei compagni e fare qualsiasi cosa mi chieda l’allenatore. Sono cresciuto molto, devo aspettare la mia opportunità, mettermi al servizio della squadra e sono qui per vincere con la Juventus».
I GOL – «Un attaccante vuole fare 30-40 gol ma ne ho visti tanti che ne hanno fatti 40 e non hanno vinto niente. Io ne ho fatti 15 a volte anche di più ma ho quasi sempre vinto. Se vai a guardare i numeri singoli è meglio andare a giocare a tennis. E’ chiaro che voglio segnare tanto ma il calcio è uno sport collettivo».
CLUB DEI SOGNI – «Il mio sogno era giocare nell’Atletico Madrid e ho raggiunto questo sogno. La Juve ha scommesso tanto su di me quando ero giovane e ho sempre sognato di tornare. Sono qui e non c’è altro da dire. La gente parla sempre tanto. Io sono felice».
IL RICORDO PIÙ FELICE – «Ho la testa piena di bei ricordi alla Juve, i trofei restano indimenticabili e poi qui ho trovato mia moglie».
SOTTOVALUTATO – «No, penso che senza la critica sarebbe un male per me, vuol dire che sarei in un altro livello. Dove ho giocato si gioca per il massimo, sempre. Quando avevo 21-22 anni le critiche mi potevano fare bene o male ma devo lavorare, mettermi bene con la testa come mai prima».
CRISTIANO RONALDO – «Lo conoscevo già come persona, come giocatore lo conoscete tutti. Ho avuto sempre un rapporto buono. Mi ha detto che era felice del mio arrivo. Abbiamo parlato parecchie volte quando non eravamo nella stessa squadra. Ora parliamo della famiglia, di come vediamo questo anno e del calcio in generale».
ERRORI – «E’ facile dire adesso dove ho sbagliato o casa avrei potuto fare meglio. Quando sono andato via di qua non dipendeva da me, quando c’è un contratto devi rispettarlo. Al Chelsea ho iniziato bene, poi ho avuto un infortunio. Sono tornato in Spagna per un sogno che avevo da bambino ma penso che se fossi rimasto al Chelsea le cose sarebbero cambiate ma quando ti senti che devi cambiare tutto ma non cambierai il modo di vivere devi finirla là».
L’ADDIO ALL’ATLETICO – «Ho parlato con tutti qui, c’era la possibilità di tornare alla Juve. All’Atletico sono stato molto felice, non so cosa accadrà nel futuro. Alla fine la gente legge solo quello che i giornali scrivono. Io tengo tutto per me. Ora sono qui. Nell’Atletico Madrid ci sono altri giocatori, conta per me essere qui. Ho sempre sentito fiducia alla Juve, anche quando non ero qui. Ho parlato con il mister, con Paratici, ma non solo per venire alla Juve. Abbiamo avuto un rapporto professionale e ora torniamo a lavorare insieme e abbiamo delle sfide bellissime insieme».
CHAMPIONS LEAGUE – «Come tutti gli anni, la Juventus è una delle squadre più forti al mondo. Quando entri in qualsiasi posto che c’è scritto Juventus tutti ce l’hanno in testa. E’ da un po’ di anni che si arriva vicino, un anno di questi, forse questo speriamo, sarei l’uomo più felice al mondo. Lo vogliamo tutti e bisogna lavorare forte».
LE AMBIZIONI – «Sono un appassionato di calcio, guardo tantissime partite. La Serie A è diventata il miglior campionato nel mondo per i giocatori e le squadre che ci sono. Quando vinci tanti anni di seguito ogni volta si fa più difficile, perché tutti vogliono vincere e il livello sale per tutte le squadre. Ma ogni anno ha più merito perché tutti vogliono batterti».