Zauli a Tuttosport: “Fagioli vede calcio, Miretti in Serie C era di un altro livello. Su Soulè e Nicolussi…”

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L’ex allenatore della Juventus Under 23, Lamberto Zauli, è stato intervistato ai microfoni di Tuttosport dove ha parlato di alcuni suoi ex allievi che adesso si trovano in Prima Squadra.

Di seguito riportate le sue parole.

Su Fagioli: “Intanto va detto subito che è dotato di talento evidente. Sta diventando un uomo sotto il profilo caratteriale e di approccio al lavoro, come è normale che accada. Nasceva trequartista perché tutti i ragazzi con qualità tecniche superiori inizialmente vengono messi davanti. Io penso che possa giocare in tutti i ruoli a centrocampo perché vede calcio, ha un dominio della palla molto importante e sa comportarsi bene anche vicino all’area avversaria. Allegri lo utilizza molto e questo vuol dire che in allenamento è cresciuto sotto tanti aspetti. E credo che sia merito proprio del progetto Primavera-Under 23, un po’ criticato e invece molto utile per questi ragazzi: perché possono sbagliare, crescere e diventare giocatori.

Su Miretti: E’ nato giocatore. E’ alla Juve da quando aveva otto anni e in ogni categoria si parlava benissimo di lui. In Primavera ha fatto la differenza, è venuto con me in Serie C a 18 anni e gli avversari venivano a dirmi “lui è di un altro livello”. E’ un ragazzo che in campo legge calcio a livello altissimo, ha tantissime qualità e soprattutto una grandissima personalità. Fermo restando che può migliorare nella finalizzazione, e la forza sua e di tutti gli altri ragazzi è che sanno di dover migliorare in tutto e vogliono farlo, credo che gli basterà realizzare il primo gol. La sua sicurezza in se stesso crescerà e comincerà ad arrivare al gol come faceva in Serie C e in Primavera.

Su Soulè: Matias sta giocando nella Juventus ed è chiaro che se Allegri gli dicesse “vai in porta” lui andrebbe in porta. Io però ho avuto la fortuna di conoscerlo: lui adora allenarsi e andare al campo. Ha grandissima umiltà ed è un ragazzo su cui si può assolutamente puntare perché ha un uno contro uno importante, che è merce sempre più rara, e verrà fuori sempre di più. Ha un vero dominio della palla.

Su Nicolussi Caviglia (ora alla Salernitana): Hans è un ragazzo con tantissime qualità, giovane ma già maturo, che era già uscito fuori qualche anno fa, poi un brutto infortunio lo ha condizionato per un anno e mezzo. Però la sua grande maturità e la sua determinazione gli hanno permesso di tornare in brevissimo tempo ad alti livelli. Io lo ho avuto l’anno scorso nella fase finale, quando la Juventus gli ha messo a disposizione tutto per ritornare il calciatore che era. E’ stato un periodo non facile perché ha subito qualche ricadutina, però lo ha affrontato con grandissima determinazione e la trasmetteva a tutti. Quando in estate sono andato al Sudtirol l’ho subito indicato e quella stessa determinazione gli ha permesso di fare subito bene, tanto che alla prima sessione di mercato è tornato in Serie A, alla Salernitana.

Su Iling-Junior: “E’ quello che ho avuto meno, perché era in Primavera nel mio secondo anno alla Under 23, però si allenava spesso con noi e qualche partita l’ha fatta. Iling è un uomo di 30 anni: ha una fisicità fuori dal normale, è un ragazzo educatissimo e farà il calciatore a grandissimi livelli. Lo ha già dimostrato, quando entra è devastante per presenza, corsa, piede, testa. E non sbaglia mai un approccio in allenamento.”  

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