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Pedullà: “Gli amici di Allegri hanno parlato di Conte per proteggerlo. Ecco perché lo hanno fatto”

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giuntoli allegri

Alfredo Pedullà nel proprio editoriale per Sportitalia, ha parlato della Juventus e della situazione sulla panchina bianconera:

“ll giochino è stato smascherato. Gli amici di Massimiliano Allegri hanno voluto parlare di Conte per proteggere il lavoro dell’allenatore del cuore. Qualcuno si è accodato parlando di un accordo raggiunto con Antonio, fake-news con pochi precedenti. Conte non ha un accordo con la Juve: sarebbe assurdo pensarlo, figuriamoci scriverlo e raccontarlo in radio o in tv, difficilmente lo avrà. Anche se la prossima primavera la Juventus decidesse di ripartire da un altro allenatore, interrompendo il rapporto con Max in scadenza nel giugno del 2025. Gli alleati di Allegri si sono scatenati per tutelare il suo lavoro, qualcuno ha abboccato ed è andato oltre, la domanda sarebbe: perché lo hanno fatto? Perché ritengono che il lavoro di quest’anno vada tutelato e non possiamo dargli torto. Allegri ha un’altra serenità, un altro modo di vedere le cose, ha lasciato a casa il nervosismo, le sue conferenze stampa sono soft, tranquille e prive di cianuro. Un concetto va ribadito, la nuova gestione con Giuntoli al timone ha trasmesso ciò che mancava prima, spremute di autostima. Poi, se vogliono un gioco spettacolare, avvolgente e coinvolgente, la musica non può cambiare due anni e mezzo dopo. Ci sono quelli – acrobati social prestati al giornalismo – che dopo un premio assegnato per il mese di novembre ad Allegri invocano scuse da presentare a Max. Scuse per cosa? È in sella da luglio 2021, bisognerebbe chiedere scusa a chi è costretto a sorbirsi simili considerazioni. Alla terza stagione di Juve, uno dei club più prestigiosi al mondo, Allegri deve portare a casa un titolo perché non sarebbe ammissibile restare con la bacheca completamente vuota dopo 36 mesi in carica. E non basterebbe la “semplice” partecipazione alla prossima Champions. Ma questo Allegri è un altro, gli va riconosciuto per onestà e non bisogna sempre sparare sul pianista. Gli spot a favore di Conte, con qualcuno che ha venduto accordi falsi, non hanno fatto altro che rafforzare la sua posizione”.

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